Spazio ai festeggiamenti. La stagione del biathlon italiano ci ha riservato quest’anno tantissime soddisfazioni, partendo dalla Coppa del Mondo portata a casa da Lisa Vittozzi, passando per i bei risultati di Tommaso Giacomel e gli exploit nelle staffette soprattutto al maschile. Dietro le quinte, cruciale nel raggiungimento di questi risultati, è stato sicuramente il lavoro di tecnici e allenatori, tra i quali spicca anche il nome di Fabio Cianciana, responsabile del tiro all’interno del gruppo azzurro maschile. Proprio lui, nelle scorse ore, ha ricevuto un riconoscimento in Valle d’Aosta, sua regione d’origine, da parte del Panathlon Club du Val d’Aoste.
La premiazione è avvenuta a margine di un evento Panathlon in cui – alla presenza del presidente della sezione valdostana Piercarlo Lunardi – sono stati onorati alcuni degli esponenti più illustri degli sport invernali in Valle d'Aosta. Non solo Cianciana, durante la serata celebrativa erano presenti anche la giovane promessa dello sci alpino valdostano Giorgia Collomb (oro nel gigante alle Olimpiadi Giovanili di Gangwon) e l’inesauribile leggenda dello sci di velocità Simone Origone (vincitore della sua 15ª sfera di cristallo e proiettato verso le Olimpiadi del 2030, quando il “chilometro lanciato” dovrebbe diventare sport olimpico).
Intervenuto a margine dell'evento, Fabio Cinciana ha parlato del traguardo Milano-Cortina 2026, fissando ambiziosi obiettivi: “È da tre anni che sono con la squadra di Coppa del Mondo e che mi occupo degli uomini e di Dorothea Wierer – dichiara Cianciana – Il nostro gruppo è come una famiglia, anche piuttosto grande: cresciamo insieme e tutti quanti sono contenti dei risultati ottenuti da ogni componente del gruppo. L’Italia del biathlon non ha mai vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi: dovessimo riuscirci potrebbe essere la volta buona che smetto”.