Il suo inverno era iniziato nel migliore dei modi: dopo una preparazione estiva ottimale, in cui aveva destato l'attenzione dei media nazionali ed internazionali ai Campionati tedeschi di biathlon estivi, Franziska Preuss si stava affermando, complici i materiali superiori a disposizione della Germania nella gelida tappa inaugurale di Oestersund, come una delle migliori biathlete del circuito, pronta a dare combattere per la sfera di cristallo, ma ben presto a dovuto fare i conti con una salute cagionevole che ne ha compromesso le prestazioni, rallentandola.
Invitata nel podcast dedicato al biathlon "Extrarunde", la biathleta bavarese ha parlato della sua salute, dell'intervento subito per risolvere l'infezione respiratoria e in generale del suo futuro, per il quale inizia già a tracciare il traguardo definitivo.
"Se la situazione (di salute) si protrarrà fino ad Anterselva 2026, allora per me sarà la fine" ha dichiarato ai presentatori del Podcast "Sono nell'autunno della mia carriera, lo capisco dalla sensazione di "sazietà""
Fino a quel momento, però, Preuss vuole fare tesoro delle ottime prestazioni nella stagione di Coppa del Mondo 2023/24. Nonostante abbia saltato ben quattro delle nove tappe di Coppa del Mondo a causa di una malattia, ha ottenuto un ottimo undicesimo posto nella classifica generale di Coppa del Mondo grazie ai cinque podi ottenuti che le hanno permesso anche di indossare il pettorale giallo di leader della Coppa del Mondo.
Un talento mai espresso totalmente, a causa delle numerose frenate per problemi fisici che, come ammette lei stessa, le "sono costate molte energie mentali". Per archiviare i problemi respiratori che l'hanno tormentata questo inverno, il 20 marzo si è sottoposta a un'operazione a Monaco di Baviera.
"Bisogna essere assolutamente convinti per un'operazione del genere. L'anno scorso io e i medici non lo eravamo ancora. Ora la respirazione dal mio naso è molto migliorata. Spero che questo permetta di evitare meglio gli agenti patogeni in futuro".
Per la prossima stagione, oltre che all'aspetto fisico, la 30enne vuole anche prendersi cura dell'aspetto mentale, approcciando la Coppa del Mondo in maniera diversa. "Devo togliermi la pressione di dosso e mettere in conto che ogni inverno potrei avere almeno un'assenza per malattia. In fondo si tratta solo di una parte della mia vita, non mi rende un'atleta peggiore. L'importante è che mi riprenda sempre in fretta e torni al livello di prestazioni che avevo prima"