L’Islanda. Terra di vulcani e geyser, isola di ghiaccio. Una nazione che sicuramente non ha mai avuto atleti di spicco nello sci di fondo, ma che tuttavia può vantare un clima chiaramente favorevole alla pratica degli sport invernali. E infatti, sebbene non sia molto conosciuta dalla maggior parte degli appassionati, l’Islanda può vantare una sua gara rappresentativa, che testimonia una lunga tradizione nello sci di fondo. Si tratta della “Fossavatngangan”, una granfondo inserita nel circuito Worldloppet, la cui prima edizione risale al 1935.
La Fossavatnsgangan si svolge presso la località di Isafjördur, piccola cittadina da circa 3 mila abitanti e maggior centro abitato della zona dei fiordi occidentali. In realtà, partenza e arrivo non sono situati esattamente a Isafjördur, bensì nel polo sciistico di Seljalandsdalur, a circa 10 minuti dalla cittadina. Qui la gara si declina in ben 5 distanze diverse, il cui format più rappresentativo è sicuramente la 50 km. Una gara che si svolge su un anello unico, partendo proprio da Seljalandsdalur, per poi affrontare molte salite nella prima parte, prima di ridiscendere e costeggiare – a circa metà percorso – il lago Fossavatn, da cui la gara prende il nome. Poi ancora salita, fino a raggiungere il punto più alto della competizione (614 metri s.l.m.), mentre a una decina di chilometri dall’arrivo è posto il Miðfellsháls, l’ultima di una serie di salite che complessivamente ricoprono 3 km, prima di lanciarsi nell’ultimo tratto di discesa verso il traguardo di Seljalandsdalur.
Negli anni, la Fossavatnsgangan ha aumentato notevolmente la sua attrattività verso l’estero, con molti atleti – anche di respiro internazionale – giunti in Islanda per prendervi parte. Tra i partecipanti storici si conta ad esempio la leggenda del fondo norvegese Petter Northug, che nel 2017, ancor prima di ritirarsi dalla Coppa del Mondo, vinse questa gara con un tempo di 2 ore e 19 minuti. Nel 2019, poi, una densissima partecipazione da tutto il mondo, con Iivo Niskanen 3° al traguardo (vinse Morten Eide Pedersen davanti ad Alexis Jeannerod), ma anche l’azzurro Lorenzo Romano, che chiuse 10°. E ancora, scorrendo le classifiche, si leggono i nomi di Justyna Kowalczyk (4ª assoluta nel 2016) e Ilya Chernousov, ex fondista russo ora naturalizzato svizzero, che vinse nel 2015, nel 2018 e fu 3° nel 2023.
E poi c’è quello Snorri Eythor Einarsson, che molti potranno ricordare per l’ottimo 15° posto nella 50 km dei Mondiali di Planica 2023. Einarsson è nato in Norvegia, a Tromsø, ed è cresciuto in Scandinavia sotto la bandiere norvegese, tanto da vantare numerose presenze in Coppa del Mondo con la nazionale Norge. Dalla stagione 2016/17, tuttavia, veste i colori dell’Islanda, con cui ha preso parte a numerose gare tra Coppa del Mondo, Olimpiadi e Mondiali. E questo dopo essersi trasferito nella terra dei ghiacci, dove attualmente vive e dove ha sposato una donna islandese. E indovinate dove vive? Esatto. Proprio a Isafjördur, il paese della Fossavatnsgangan. E infatti, andando a ritroso negli annali della granfondo islandese, si nota come il nome di Snorri Einarsson appaia sempre dal 2017 in avanti. Anzi, nel 2021 e nel 2022 è riuscito anche a portarsi a casa la vittoria nella 50 km, mentre nell’ultima edizione è finito proprio alle spalle di Ilya Chernousov, al 4° posto.
Insomma, chi volesse prendere e partire alla volta dell’Islanda e passasse dalle parti di Isafjördur, non si dimentichi di portare con sé gli sci da fondo. L’appuntamento è per il 20 aprile 2024, tra pochissimi giorni, data per cui è prevista la prossima Fossavatnsgangan, sperando di vedere al via tanti volti noti.