Con la Janteloppet di ieri si è chiuso anche lo Ski Classics: la 100 km norvegese era l’ultima possibilità di competere in un grande circuito ufficiale e internazionale, e da adesso in poi i fondisti potranno pensare alle vacanze e a una stagione 2024-25 molto importante sia perché ospiterà i Mondiali di Trondheim sia perché ci accompagnerà nel percorso che porta a Milano-Cortina 2026.
Alla Janteloppet c’era anche Andrew Musgrave. Il britannico, ieri 27esimo, è arrivato al traguardo con le mani insanguinate per lo sforzo, e anche a livello fisico ha pagato dazio: «Ho odiato la vita all’ultimo giro. Non sapevo se sarei arrivato al traguardo. L’ultimo giro è stato lunghissimo. Era durissima alla fine e riuscivo a malapena a muovere le braccia», questo il suo commento a Langrenn. «Avrei dovuto allenarmi di più. Non sono abbastanza allenato per questo».
Musgrave, alla sua terza gara di Ski Classics in stagione (ha disputato anche la Reistadløpet e la Summit 2 Senja), sa di dover cambiare qualcosa a livello di preparazione atletica se vuole continuare a gareggiare in Coppa del Mondo: «Ora devo valutare. Ci sono alcune modifiche da fare, perché ci sono stati alcuni periodi buoni, ma dopo Natale le cose sono lentamente. Sono stato spesso malato, dunque la sfortuna c’entra, ma questo ha anche a che fare con l’allenamento, quindi devo cercare cosa non sia andato per migliorare in vista della prossima stagione».
Sci di Fondo – Musgrave commenta la Janteloppet: “All’ultimo giro ho odiato la vita”
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