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Salto con gli sci – Il grande sogno di Opseth: “Volare più in là degli uomini. Il mio record uno schiaffo morale agli scettici”

Dopo avere fatto la storia del volo sugli sci femminile, battendo il record del mondo dapprima ufficiosamente (in allenamento) e poi ufficialmente sul Vikersundbakken (HS240), Silje Opseth guarda già alla prossima stagione. La norvegese sta recuperando dalla caduta che ha riportato proprio in allenamento a Vikersund: il viso è guarito ma la caviglia dà ancora un po’ di fastidio, servirà tempo e riabilitazione per stabilizzarla.
Ai microfoni dei polacchi di Skijumping Opseth ha spiegato cosa il suo record significhi per lei e per tutto il movimento femminile: «Ho sentito dire da molte persone, e sono d’accordo, che sia stato un enorme passo avanti per il salto con gli sci femminile. Mi sono ripresa dalla caduta e sono tornata in montagna per battere il record del mondo. È stato uno schiaffo morale a chi ha detto per anni che non possiamo praticare il salto con gli sci perché è più pericoloso per noi e possiamo subire più infortuni degli uomini. Ho dimostrato come non sia così, siamo in grado di fare le stesse cose degli uomini». E adesso il sogno si chiama record assoluto detenuto da Stefan Kraft (253,5 metri): «Vorrei stabilire un record mondiale nel salto per entrambi i sessi, non solo per le donne. È sempre stato il mio sogno più grande: volare più lontano degli uomini. Sarebbe qualcosa di meraviglioso».
«Spero che il movimento cresca più velocemente, perché al momento stiamo procedendo a piccoli passi. Mi impegnerò a fondo e credo che molti mi sosterranno. Ma credo che sia triste dover lottare così tanto», ha continuato. «La cosa più difficile è sfondare e farsi rispettare, far sì che gli altri ti vedano come l’atleta che in fondo sei. Il salto con gli sci è sempre stato uno sport da uomini, ma svilupparlo al femminile è davvero importante, perché la gente non sempre capisce che siamo atlete che fanno lo stesso lavoro degli uomini, se non di più. Poi c’è il problema di ottenere gli stessi diritti – in termini di numero di gare, trampolini, premi. È tutto molto difficile e purtroppo abbiamo ancora molto lavoro da fare».
La norvegese ha parlato anche dei piani per l’estate e per la stagione prossima: «Ora voglio migliorare per arrivare al livello successivo in inverno. Ma i voli a Vikersund hanno anche influenzato il mio approccio al lavoro futuro. Le mie aspettative per la prossima stagione saranno ancora realistiche, ma sicuramente un po’ più alte. Se gareggerò in estate? Non posso rispondere ancora, perché in questo momento la situazione economica della mia Federazione è difficile. Non so come andrà a finire e se potremo permetterci di gareggiare. Io non faccio sport per guadagnare, ma i soldi sono un bonus e ci permettono di competere ai massimi livelli. Dobbiamo avere i soldi per viaggiare, migliorare la nostra attrezzatura e avere le infrastrutture giuste per lavorare sulla nostra forma. Non posso dire che questa situazione non abbia alcun impatto sul nostro allenamento quotidiano. Ma quando sono in pista e mi alleno, mi concentro su ciò che devo fare».

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