La prossima settimana, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) visiterà lo stato federale americano dello Utah, per ispezionare le sedi proposte e finalizzare la sua decisione in merito alla candidatura di Salt Lake City per i Giochi Olimpici invernali del 2034, per cui la capitale dello stato del Mountain West sembra essere la host city più papabile, se non addirittura l’unica.
La decisione finale in merito all’assegnazione definitiva verrà presa a Parigi il prossimo 24 luglio, ma destino di Salt Lake City è nelle mani di questa visita: per prepararla al meglio, è stata organizzata una roundtable, ospitata dal Kem C. Gardner Public Policy Institute dell’Università dello Utah, in collaborazione con Deseret News e l’Hinckley Institute of Politics dell’Università dello Utah, a cui hanno preso parte alcune delle figure di spicco degli ultimi giochi a stelle e strisce, che si sono tenuti proprio a Salt Lake City nel 2002: l’ex governatore dello Utah durante i Giochi, Mike Leavitt, e il senatore Mitt Romney, che all’epoca era stato posto a capo del Comitato Organizzatore.
Anche se manca ancora un decennio alle Olimpiadi e nello Utah tutti sono convinti che l’assegnazione dei Giochi sia cosa pressoché fatta, Romney ha tenuto a ricordare che non è poi molto il tempo per pianificare e attuare le opere necessarie ad accogliere di nuovo il mondo negli Stati Uniti. Leavitt, invece, ha affermato che le Olimpiadi dovrebbero essere viste come un evento ben più lungo dei 17 giorni di gare che andranno in mondovisione. "Il valore delle Olimpiadi per lo Stato sta nei 10 anni che precedono i Giochi, nella grande pressione che consente di fare molte cose che non potrebbero essere mai fatte in loro assenza"
Una sfida dunque, soprattutto quando la congiuntura economica non è particolarmente favorevole, come ha fatto presente Romney, invitando a del sano realismo di fronte alle difficoltà: "Ciò che è successo con le nostre Olimpiadi e che le ha rese così vincenti è che le persone hanno cominciato a rendersi conto che questa era per noi un’opportunità di servire il mondo. Si è trattato di servire. Si è trattato di dare, non di ricevere"
Al contempo però, le Olimpiadi sono anche una risorsa: in vista del "tandem" a cinque cerchi che vedrà gli Stati Uniti protagonisti tra Los Angeles 2028 e Salt Lake City 2034, una joint venture tra le due realtà amministrative della California e dello Utah potrebbe portare allo sblocco di fondi statali da Washington nonché l’accesso a fondi privati e sponsor che altrimenti non sarebbe possibile ingaggiare.
Fraser Bullock, presidente e amministratore delegato del Comitato di Salt Lake City-Utah per i Giochi, che è alla base della candidatura, ha assicurato al pubblico di circa 100 persone riunito al Thomas S. Monson Center che la città ha ricevuto garanzie di sostegno da parte del governo federale, in ambiti tra cui la sicurezza, come parte dei requisiti fondamentali per presentare la candidatura al CIO.
Olimpiadi – Salt Lake City 2034, sfida e risorsa ben prima dell’assegnazione ufficiale
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