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Sci di fondo

Sci di fondo – La sana rivalità della nazionale svedese: Dahlqvist regina del trash talking, parola di Ebba Andersson

Nello sport la rivalità è uno dei "pani quotidiani" degli atleti e lo sci di fondo non è esente da dinamiche di competizione e giochetti psicologici con l’intento di destabilizzare l’avversario facendogli perdere la calma. A confermarlo è Ebba Andersson che in un’intervista alla redazione di Vekans Agenda confessa che la squadra Nazionale svedese, al suo interno, soprattutto nel settore femminile, non è esente da quello che gli inglesi chiamerebbero "trash talking"
"La cosa più vicina al trash talk in questa stagione è stata la lotta interna tra la prima e la seconda squadra svedese" ha raccontanto la 26enne di Sollefteå al programma. 
Il contesto è quello delle staffette di Coppa del Mondo, in cui la Svezia può iscrivere due squadre: nella stagione appena conclusa, Ebba Andersson è stata inserita nella prima squadra in entrambe le staffette femminili, vincendole entrambe; tuttavia quando è arrivato il momento di schierare la squadra per la staffetta mista, a Goms, Andersson è finita nella seconda squadra, battuta dalla prima. Questi episodi, che dall’esterno possono sembrare minimi, generano sempre della rivalità tra gli atleti e Andersson non si fa scrupoli nel rivelare chi sia la migliore in squadra quando si tratta di nominare la migliore in queste prese in giro e nelle battutine: Maja Dahlqvist.
"Maja è da sempre piuttosto forte su questo fronte. Bisogna ammetterlo." ha esordito, entrando poi nel dettaglio "Quando abbiamo avuto la possibilità di farlo, abbiamo cercato di creare una lotta interna tra le staffette che abbiamo avuto al via per la Svezia. A quel punto Maja ha cercato di mettere sotto pressione la prima squadra. Si gioca soprattutto su chi ha tutto da guadagnare e chi ha tutto da perdere. Il resto lo potete immaginare da soli."
A confermare la tesi di Andersson ci pensa la sua compagna di nazionale Emma Ribom. "Penso che Maja sia davvero brava a fare trash talk. Sa su quali punti insistere."
Dal suo punto di vista, Dahlqvist conferma che, soprattutto all’inizio, è partito tutto dall’essere rimasta un sorpresa di essere stata designata nel team Svezia 2 nelle staffette.
"Mi sono divertita soprattutto con Linn (Svahn, nrd). Lei era in prima squadra e io in seconda. Si cerca di entrare nella pelle e di far calare un po’ la concentrazione" ha spiegato Dahlqvist con un sorriso sornione.
Alla fine si tratta pur sempre di ironia e tutto, anche questi piccoli giochetti, possono al bene della nazionale se non scendono sul pesante e la prova ne sono stati i risultati della Svezia di questo inverno. Ebba Andersson però può stare tranquilla, in questo fine settimana a Sollefteå, durante le finali della Smart Energy Cup, non ci sarà nessuna Dahlqvist ad impensierirla.

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