Quello appena concluso è stato un inverno ricco di emozioni per Daniel Huber che, reduce da due infortuni e altrettanti interventi chirurgici, dopo una lunga riabilitazione seguita al secondo intervento è tornato di nuovo sulla collina, scalando la classifica con grande pazienza fino ad arrivare alle due incredibili vittorie di fine stagione. Il 31enne austriaco, intervistato da Skijumping.pl ha ammesso che un finale di stagione così positivo è andato ben oltre le sue previsioni: "Le ultime settimane sono state le migliori della mia carriera"
Il ritorno da un infortunio non è mai semplice; bisogna partire lentamente, e accettare che i risultati possano non arrivare subito. Huber lo ha fatto, gareggiando anche in Continental Cup e approfittando di tutte le opportunità di saltare in Coppa del Mondo che la squadra austriaca gli ha offerto.
"Il mio unico obiettivo era tornare con calma e senza pressioni e trovare un modo per tornare alla Coppa del Mondo. Questo è tutto quello che mi ero prefissato prima dell’inizio della stagione e quello che è successo ha superato le mie aspettative. I podi della Continental Cup e la possibilità di fare la Coppa del Mondo mi hanno dato una grande gioia. Ne ero molto felice e pensavo che avrei partecipato solo a qualche gara in più e avrei concluso l’inverno con salti decenti. Invece a Oberstdorf e durante Raw Air tutto ha iniziato ad andare bene e ho concluso la stagione nel migliore dei modi. Sono felicissimo."
Con un finale del genere viene da chiedersi se l’austriaco abbia un po’ di rammarico per la fine della stagione. Tuttavia i suoi sentimenti a riguardo sono contrastanti.
"Per me la stagione potrebbe ancora continuare. Ma a dire il vero è stato un inverno difficile, pieno di alti e bassi. Avevo molte ambizioni anche prima degli infortuni, quindi quando sono tornato ho provato molte emozioni diverse. Nonostante questi buoni salti nelle ultime settimane, sentivo che era il momento giusto per concludere la stagione."
Un ritorno così in gran spolvero, tanto da trovare la vittoria in Coppa del Mondo, non era nei programmi, ma di sicuro, già durante gli allenamenti, il salisburghese aveva intuito che di poter ambire a qualcosa di buono purché ci fosse fiducia.
"Durante gli allenamenti sentivo di star iniziando a fare dei salti davvero buoni, ma non riuscivo a raggiungere questo obiettivo nelle gare e ogni cambio di trampolino mi faceva vacillare. Però percepivo che quando facevo dei buoni salti, erano ad un livello davvero alto. E alla fine sono riuscito a farlo in Coppa Continentale. Poi, a Oberstdorf, grazie alla top10, ho acquisito un po’ di fiducia, ma anche di pazienza. Quel risultato aveva già superato le mie aspettative per questa stagione e mi ha tolto un po’ di pressione. E durante le gare ad Oslo ho sentito che ero finalmente in buona condizione per eseguire i miei salti migliori. Sapevo che una volta fatto questo, avrei potuto addirittura essere primo. È stata un’altra iniezione di fiducia. E quello che è successo a Vikersund e Planica è stato pazzesco."
Inevitabilmente, i risultati di questo finale di stagione hanno fatto sì che Huber sia già con la mente al lavoro estivo in vista del prossimo inverno.
"Sono estremamente motivato a ripetere i successi di fine inverno. Ma soprattutto conto su un’estate sana e senza dolori. Vedremo cosa succede dopo. Ad essere onesti, non affronterò la prossima stagione con aspettative più alte di quelle con cui ho iniziato questa stagione. Continuerò ad allenarmi e a migliorare e poi vedremo quanto potrò ottenere. Naturalmente mi piacerebbe continuare a saltare come a Planica, ma sappiamo tutti cosa vuol dire saltare. La situazione è molto dinamica ed essere troppo ambiziosi non fa bene. Adesso mi prenderò un po’ di tempo per analizzare attentamente il tutto e pensare ai prossimi passi. La squadra austriaca è davvero forte in questo momento. Ci sarà sicuramente una lotta per un posto in squadra, perché anche gli altri non dormono. Vedremo come sarà la situazione alla fine dell’estate."
A proposito di squadra austriaca, non si può non pensare al rapporto con Stefan Kraft, altro saltato della squadra proveniente da Salisburgo. Il vincitore della Sfera di Cristallo è sempre stato vicino a Huber, e lo ha sostenuto nei momenti più difficili. I due, hanno festeggiato la "doppia" doppietta a Vikersund, e Huber assicura che il loro rapporto di amicizia non subirà contraccolpi dai successi ottenuti.
"Fin da bambini sognavamo di salire insieme sul podio della Coppa del Mondo. E quando entrambi siamo arrivati a quel livello, ne abbiamo parlato sempre di più e aspettavamo solo che accadesse. Non credo che capiti spesso che due amici d’infanzia pratichino lo stesso sport e salgano insieme sul podio. La domenica di Vikersund è stata semplicemente perfetta per noi. Siamo saliti due volte sul podio uno accanto all’altro e poi a Planica abbiamo ricevuto i premi per la classifica generale e per la Coppa del mondo di volo. Queste ultime due settimane sono state speciali per noi. Non ho pensato per un minuto che fossimo rivali. È un uomo davvero straordinario. Apprezzo davvero quello che fa e rispetto ciò che ha ottenuto in questo sport. Ho imparato molto da lui, ha sempre cercato di consigliarmi e di ascoltarmi ogni volta che ne avevo bisogno. Non ci siamo mai comportati come rivali l’uno verso l’altro e la nostra amicizia significa molto per me"
Salto con gli sci – Daniel Huber, dagli infortuni alla vittoria in Coppa del Mondo: “Le ultime settimane sono state le migliori della mia carriera”
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