Ebba Andersson si è aggiudicata il primo round della sfida tra "conterranee": lei e Frida Karlsson si sono date infatti battaglia oggi a casa loro – Sollefteå, in Svezia – nell’ambito del weekend della Smart Energy Cup.
Dopo la 6,6 km a classico che l’ha vista vincitrice di fronte al pubblico di casa, Andersson ha scherzato: «Adesso posso pure ritirarmi», questa la battuta riferita a Expressen. «Mi sentivo bene, potevo spingere al massimo e avevo ottimi sci. È una delle sensazioni più belle che ho provato negli ultimi tempi: fino a Natale ero al 100%, ma ultimamente la mia forma è stata precaria e ho dovuto cercare di accontentarmi di poco».
Karlsson, che ha potuto partecipare solo alla prima parte dei campionati nazionali a causa dell’influenza, è arrivata stremata al traguardo dei 6,6 km: «Al secondo giro c’era acido lattico fino alle orecchie. Pensavo di chiudere gli occhi, andare forte e dare spettacolo, ma sono abbastanza contenta di essere stata "solo" 15 secondi dietro a Ebba oggi».
Domani a Sollefteå sono in programma le Sprint, con le finali femminili a partire dalle 11 e quelle maschili a partire dalle 11.30.
Dopo la 6,6 km a classico che l’ha vista vincitrice di fronte al pubblico di casa, Andersson ha scherzato: «Adesso posso pure ritirarmi», questa la battuta riferita a Expressen. «Mi sentivo bene, potevo spingere al massimo e avevo ottimi sci. È una delle sensazioni più belle che ho provato negli ultimi tempi: fino a Natale ero al 100%, ma ultimamente la mia forma è stata precaria e ho dovuto cercare di accontentarmi di poco».
Karlsson, che ha potuto partecipare solo alla prima parte dei campionati nazionali a causa dell’influenza, è arrivata stremata al traguardo dei 6,6 km: «Al secondo giro c’era acido lattico fino alle orecchie. Pensavo di chiudere gli occhi, andare forte e dare spettacolo, ma sono abbastanza contenta di essere stata "solo" 15 secondi dietro a Ebba oggi».
Domani a Sollefteå sono in programma le Sprint, con le finali femminili a partire dalle 11 e quelle maschili a partire dalle 11.30.
