Mentre la Coppa del Mondo di sci di fondo è andata avanti per un altro anno senza la partecipazione di atleti russi, Alexander Bolshunov continua a dominare in lungo e in largo in patria. Il campione russo – già vincitore della Coppa del Mondo nel 2020 e nel 2021 – ha infatti raccolto oltre 20 vittorie stagionali, lasciando ben poco ai rivali. Una battuta d’arresto, tuttavia, è arrivata martedì 2 aprile in occasione di una sprint di Coppa di Russia, dove Bolshunov non è nemmeno riuscito a centrare la finale.
La gara in questione faceva parte delle finali di Coppa di Russia in corso in questi giorni a Kirovsk, una cittadina nelle zona nord ovest del paese, vicino al confine con la Finlandia. Alla vigilia dell’appuntamento, Bolshunov aveva avvertito sulle proprie condizioni fisiche non proprio ottimali, rivelando a una testata russa: “Sono qui da cinque giorni, ma la mia salute è piuttosto precaria. La stagione comincia a farsi sentire. Tutte le gare che ho corso sono andate bene, ma qui ancora non riesco a trovare lo stato ottimale. Penso che tutte le prossime gare saranno molto difficili". E così è stato, perché nella sprint in tecnica libera il classe ’96 ha chiuso all’8° posto, un risultato sorprendente se rapportato alla stagione assolutamente dominata.
A vincere è stato Sergej Ardashev, atleta del 1998 che nel suo palmarès vanta una medaglia d’oro ai Mondiali Junior di Oberwiesenthal 2020, conquistata nella 15 km in tecnica classica, davanti al vincitore della Coppa del Mondo di quest’anno Harald Østberg Amundsen e al francese Hugo Lapalus. Dietro ad Ardashev, ecco poi il ’99 emergente Ivan Gorbunov, riuscito così nell’intento di “provare a battere Bolshunov”, dichiarato in un’intervista a inizio stagione. Terza piazza infine per il 18enne Dmitry Puzanov, capace di relegare in quinta piazza un colosso come Sergej Ustiugov, guadagnandosi i complimenti della leggenda russa Elena Vyalbe, che ai microfoni di Match TV ha detto di lui: “Stiamo aspettando Alexander Legkov (ex campione dello sci di fondo, ndr) che ha detto a tutto il paese che avrebbe comprato a Puzanov nuovi sci se fosse finito tra i primi tre”.
Ma il momento di "smarrimento" di Bolshunov è durato decisamente poco, perché nell’inseguimento andato in scena il giorno seguente – mercoledì 3 aprile – è riuscito a rimettere le cose a posto, chiarendo per l'ennesima volta (se ancora ce ne fosse bisogno) chi comanda. Partito con il numero 8, “Sasha” è riuscito a recuperare 7 posizioni prendendosi la vittoria sulla distanza di 15 km in tecnica libera. Dietro di lui ecco poi Sergej Ustiugov a 16 secondi di distanza, mentre al 3° posto ha chiuso il 2002 Egor Mitroshin, con 29 secondi di ritardo.