Come la maggior parte degli atleti della squadra francese di sci di fondo, Flora Dolci ha vissuto una delle sue migliori stagioni in Coppa del Mondo quest’inverno. Una crescita personale, coronata con il titolo nazionale nelle grandi distanze di domenica nel corso dell’Etoile des Saisies, che non è solo frutto di un ottimo lavoro individuale ma è sintomo e prova in un sistema di preparazione del gruppo femminile francese che funziona e che sta iniziando a mostrare fin da subito i suoi progressi.
"I risultati della stagione sono positivi al 100%" ha dichiarato entusiasta Flora Dolci ai microfoni di Ski Chrono "Sono davvero sorpresa, non mi aspettavo una stagione come questa né i risultati che ho ottenuto. Tre top 5 sono più di quanto avrei mai potuto immaginare, quindi sono al settimo cielo. Prima pensavo che un piazzamento tra i primi 20 in Coppa del Mondo fosse già un traguardo molto ambizioso. Ora penso di voler puntare al podio. Mentre due anni fa non avrei mai pensato di poterlo raggiungere."
Solo alla sua seconda stagione nel circuito di Coppa del Mondo, la 24enne di Briançon sembra aver già dato una svolta decisiva al suo approccio mentale che le ha permesso già di sfiorare il podio durante tappa di Östersund, nella 10km.
"Mi piace sorridere e godermi le gare. A volte non funziona e alla fine sono un po’ delusa ma in ogni caso, prima della gara, mi piace fare tante cose, godermi la giornata ed è così che vedo il mio sport. Non voglio avere uno stato d’animo in cui bisogna rimanere concentrati, non fa parte nella mia mentalità. Ora sono in grado di essere me stessa al massimo, perché mi piace divertirmi sugli sci, staccare… naturalmente voglio arrivare prima, ma soprattutto voglio migliorarmi. E non mi preoccupo di come mi guardano gli altri."
Un cambio di passo radicale il cui merito viene attribuito dalla fondista innanzitutto al lavoro fatto dall’allenatore Alexandre Pouyé per rinsaldare il gruppo che ha avuto come conseguenza una dinamica "concorrenziale" positiva tra le atlete.
"Ha fatto un buon lavoro per far ripartire il gruppo. Eravamo un po’ disuniti, ognuno faceva le proprie cose. È riuscito a riunirci e a creare legami tra di noi, in modo che possiamo allenarci per lavorare insieme e aiutarci a vicenda. Questo ha migliorato l’atmosfera di gruppo, la dinamica e la coesione. E credo che abbia funzionato davvero. Ci ha infuso fiducia e ci ha spinto a essere noi stessi. Ci siamo sorprese di poter essere veloci."
"I risultati della stagione sono positivi al 100%" ha dichiarato entusiasta Flora Dolci ai microfoni di Ski Chrono "Sono davvero sorpresa, non mi aspettavo una stagione come questa né i risultati che ho ottenuto. Tre top 5 sono più di quanto avrei mai potuto immaginare, quindi sono al settimo cielo. Prima pensavo che un piazzamento tra i primi 20 in Coppa del Mondo fosse già un traguardo molto ambizioso. Ora penso di voler puntare al podio. Mentre due anni fa non avrei mai pensato di poterlo raggiungere."
Solo alla sua seconda stagione nel circuito di Coppa del Mondo, la 24enne di Briançon sembra aver già dato una svolta decisiva al suo approccio mentale che le ha permesso già di sfiorare il podio durante tappa di Östersund, nella 10km.
"Mi piace sorridere e godermi le gare. A volte non funziona e alla fine sono un po’ delusa ma in ogni caso, prima della gara, mi piace fare tante cose, godermi la giornata ed è così che vedo il mio sport. Non voglio avere uno stato d’animo in cui bisogna rimanere concentrati, non fa parte nella mia mentalità. Ora sono in grado di essere me stessa al massimo, perché mi piace divertirmi sugli sci, staccare… naturalmente voglio arrivare prima, ma soprattutto voglio migliorarmi. E non mi preoccupo di come mi guardano gli altri."
Un cambio di passo radicale il cui merito viene attribuito dalla fondista innanzitutto al lavoro fatto dall’allenatore Alexandre Pouyé per rinsaldare il gruppo che ha avuto come conseguenza una dinamica "concorrenziale" positiva tra le atlete.
"Ha fatto un buon lavoro per far ripartire il gruppo. Eravamo un po’ disuniti, ognuno faceva le proprie cose. È riuscito a riunirci e a creare legami tra di noi, in modo che possiamo allenarci per lavorare insieme e aiutarci a vicenda. Questo ha migliorato l’atmosfera di gruppo, la dinamica e la coesione. E credo che abbia funzionato davvero. Ci ha infuso fiducia e ci ha spinto a essere noi stessi. Ci siamo sorprese di poter essere veloci."