Un barlume di speranza in mezzo al nulla, un’oasi in mezzo al deserto. La stagione di Kristine Stavås Skistad, protagonista di risultati notevoli quest’anno, stride (e non poco) con quella del resto del movimento femminile norvegese. Se in generale le donne della nazionale scandinava hanno incontrato numerose difficoltà nella Coppa del Mondo da poco conclusa, lo stesso non si può dire di Skistad, protagonista di ben 11 podi stagionali, 5 dei quali si sono tradotti in vittorie. Uno score importante, che diviene ancor più significativo se si considera che Skistad ormai da diverso tempo si allena in solitaria a Konnerud (suo paese d’origine nella zona sud di Drammen), senza unirsi al resto della squadra nazionale femminile, se non in occasione delle gare.
Ricerca della tranquillità e gestione personalizzata ed elastica degli allenamenti sono l’ingrediente principale di questa scelta di Skistad, che sembra aver trovato la ricetta giusta per essere performante al massimo delle proprie capacità. Buon per la Norvegia, certamente. Eppure, nonostante i risultati continuino ad arrivare, l’opinione pubblica norvegese non può che augurarsi un riavvicinamento tra Skistad e il gruppo nazionale, visto anche l’imminente appuntamento con i Mondiali di casa, a Trondheim nel 2025. Sarebbe infatti poco vantaggioso per la federazione norvegese se la sua atleta più accreditata alla conquista di una medaglia fosse proprio quella che si allena per conto suo.
Se con Johannes Høsflot Klæbo – che quest’anno ha seguito la stessa strada allenandosi in autonomia – il dialogo per raggiungere un accordo è già avviato, la situazione di Skistad sembra più complicata. E questo perché la norvegese non appare in alcun modo intenzionata ad abbandonare la propria comfort zone a Konnerud, dove è seguita del suo tecnico di fiducia Lage Sofienlund.
E così ecco spuntare una nuova ipotesi, che la stampa norvegese mette sul piatto, quasi a “suggerire” una mossa alla federazione. Come riportato da NRK, una soluzione possibile per aiutare il ricongiungimento tra Skistad e la nazionale potrebbe essere quello di portare proprio la nazionale (o una parte di essa) a Konnerud. Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto, potremmo dire. Perché l’ipotesi in questione prevede che si possa pensare di creare un centro federale di riferimento a Konnerud, a cui affidare tutta la squadra sprint femminile in modo da far tornare Skistad nel giro della nazionale, senza stravolgere minimamente i suoi piani d’allenamento. Anche perché – proprio nella stagione di avvicinamento ai Mondiali – rischiare di alterare quell’equilibrio fruttuoso trovato da Skistad potrebbe risultare non solo pericoloso, ma addirittura controproducente.
Ovviamente si tratta solo di supposizioni e gli interrogativi su modi e tempi di una simile operazione sono tantissimi. Primo fra tutti quello legato alla modifica della suddivisione della squadra femminile, visto che – a differenza di quella maschile – non esiste una vera e propria squadra sprint femminile in Norvegia. Se gli uomini al momento dell’annuncio ufficiale delle squadre sono divisi in “allround” e “sprint”, per le donne la squadra è invece una sola. Creare dunque una squadra sprint da posizionare a Konnerud? Oppure provare a riportare in squadra Skistad rischiando di intaccare la macchina perfetta che quest’anno ha macinato vittorie? Tutte domande che la federazione si sta ponendo in questo periodo e alle quali nei prossimi mesi verrà data sicuramente una risposta.
Sci di fondo – Se Skistad non va dalla nazionale, la nazionale va da Skistad? Spunta un’ipotesi verso Trondheim 2025
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