Nei campionati svedesi Olof Jonsson ha disputato la sola Sprint a skating, per cercare di difendere il titolo nazionale conquistato nel gennaio 2023. Tuttavia, il 28enne è arrivato all’appuntamento di Boden piuttosto malconcio, partecipando solo per onor di firma, chiudendo all’ultimo posto nelle qualificazioni con quasi un minuto di ritardo da Edvin Anger e appoggiandosi a un sostegno per non crollare a terra dopo lo sforzo.
Il calvario fisico di Jonsson è cominciato un mese fa, quando una mattina sentì uno strano dolore alle spalle: «Il mio primo pensiero è stato che avessi avuto un ictus. Mi sono svegliato con un dolore all’esterno delle spalle e verso il collo. Era un qualcosa di strano e sgradevole. Dopo una ricerca su Google, ho escluso l’ictus e sono andato dal medico. Di solito non mi preoccupo inutilmente, ma questa volta ero davvero angosciato. Sembra che gli anticorpi si siano depositati sui nervi e abbiano creato una reazione. Hanno fatto sì che i muscoli non funzionassero affatto. Ero un po’ paralizzato nella parte superiore del corpo. Nella Sprint sapevo in anticipo che non avrebbe funzionato, ma volevo davvero partire da campione in carica. Non capita spesso di avere questa possibilità».
Il calvario fisico di Jonsson è cominciato un mese fa, quando una mattina sentì uno strano dolore alle spalle: «Il mio primo pensiero è stato che avessi avuto un ictus. Mi sono svegliato con un dolore all’esterno delle spalle e verso il collo. Era un qualcosa di strano e sgradevole. Dopo una ricerca su Google, ho escluso l’ictus e sono andato dal medico. Di solito non mi preoccupo inutilmente, ma questa volta ero davvero angosciato. Sembra che gli anticorpi si siano depositati sui nervi e abbiano creato una reazione. Hanno fatto sì che i muscoli non funzionassero affatto. Ero un po’ paralizzato nella parte superiore del corpo. Nella Sprint sapevo in anticipo che non avrebbe funzionato, ma volevo davvero partire da campione in carica. Non capita spesso di avere questa possibilità».
