Se c'è una squadra che, a livello femminile, si dovrà tenere d'occhio negli anni a venire, quella è l'Austria. Anna Andexer e Lea Rothschopf hanno rubato la scena in questi ultimi anni con gli ottimi risultati ottenuti tra Europei Junior, Junior Cup ed IBU Cup, ma c'è una biatleta che è già nel presente della Coppa del Mondo, ed è ormai pronta a fare un passo avanti verso le posizioni di vertice del biathlon mondiale. Si tratta di Anna Gandler, che ha appena chiuso la sua prima stagione completa di Coppa del Mondo, con un finale incisivo che le ha consentito di prendere parte a quattro cerimonie floreali nelle ultime cinque gare individuali della Coppa del mondo.
A Nordic Magazine ha parlato di com'è stata la stagione, la prima in Coppa del Mondo fin dalla prima tappa.
«Non c'è stata una grande differenza rispetto all'anno scorso, quando ho fatto solo la tappa di IBU Cup a Idre Fjäll ad inizio stagione, e sono stata subito integrata nella tappa di Coppa del Mondo successiva.» ha spiegato «l'anno scorso è stata dura mentalmente, perché non ero abituata a fare tutte le gare. Era difficile riuscire a dare il massimo in ogni evento a fine stagione. Sono riuscita a gestirla meglio quest'anno, ero davvero motivata per Soldier Hollow e Canmore. Sono stata molto professionale nel mio approccio, ho prestato attenzione al cibo e anche al jet lag»
Parte del processo di apprendimento e di crescita di un atleta nel circuito maggiore del biathlon internazionale è sicuramente il superamento di quel timore reverenziale che è probabilmente inevitabile quando si arriva in Coppa del Mondo per la prima volta e ci si ritrova in pista di fianco ai propri idoli.
«Ora mi sento a mio agio, invece l'anno scorso ero tipo "Oh, gareggerò con Denise Herrmann!" Quest'anno sono riuscita ad assimilare tutto questo, prima mi dicevo che erano troppo forti, che non potevo batterle. Ma quest’anno ho visto che era possibile. Quando ho finito la prima volta davanti a Tandrevold, mi sono detta che avrei potuto farlo più spesso. Ora vedo tutte diversamente, come vere avversarie.»
Dopo aver chiuso il suo inverno tra le prime 20 della classifica generale, nonostante alla prossima manchi ancora diverso tempo, la 23enne ha già messo nel mirino la prossima: con Elvira Oeberg che ha spento le sue prime 25 candeline lo scorso febbraio, Gandler si pone come obiettivo il pettorale blu.
«All'inizio, era già uno degli obiettivi di quest’anno. Avrei voluto indossarlo almeno una volta, anche subito dopo la prima gara, ma sfortunatamente, in quel momento stavo davvero male. Se restassi tra i primi 20 del Mondiale sarei già felice. Quindi vorrei tanto un podio e vorrei puntare al pettorale azzurro.»