La stagione della Norvegia nel salto con gli sci non è stata sicuramente all’altezza delle aspettative a livello di risultati. Dopo la vittoria della Coppa del Mondo nella stagione 2022/23 con Halvor Egner Granerud, già vincitore nel 2020/21, il team Norge non è stato in grando di esprimersi sugli stessi livelli in questa stagione, in cui il migliore nella classifica generale è stato Johann Andre Forfang, 7° assoluto nella graduatoria dominata dall’austriaco Stefan Kraft. A complicare le cose sono stati sicuramente i dissapori all’interno della squadra, che in particolare hanno visto gran parte dei componenti schierarsi contro l’allenatore Alexander Stöckl, lamentando problematiche importanti nei rapporti con lui, senza però mai scendere nei dettagli riguardo alle vere motivazioni alla base di questo scontro. In particolare, a farsi portavoce degli atleti norvegesi è stato proprio Forfang, finito nel mirino delle polemiche in Norvegia, dopo lo scoppio del caso Stöckl. In ogni caso, l’alterco si è poi tradotto nella decisione dell’allenatore di allontanarsi dalla squadra per le gare di fine stagione, anche in seguito a una lettera inviata dagli atleti alla federazione norvegese.
A Planica, tuttavia, in occasione dell’ultima tappa della Coppa del Mondo di salto con gli sci, Stöckl era presente sugli spalti per assistere alle gare e – come svelato dai media norvegesi – ha potuto avere un confronto diretto con Forfang. “È stato un po’ come incontrare la propria ex fidanzata – ha spiegato Forfang a NRK – È una storia d’amore che è giunta al termine in molti modi. Le cose sono peggiorate lungo il percorso, senza che ci fosse l’intenzione di nessuno di peggiorarle”. “Penso e spero che Alex capisca che non sono io contro di lui – prosegue il saltatore norvegese – È chiaro che io sono tra gli atleti e tutti gli atleti sono rimasti insoddisfatti di uno o più aspetti del funzionamento dello staff tecnico negli ultimi anni”. Parlando poi dei risultati ottenuti dai norvegesi dopo l’allontanamento di Stöckl, Forfang aggiunge: “La soluzione a breve termine è stata quella che è stata. Si potrebbe dire molto al riguardo. Ma alla fine, ciò che conta è che abbiamo ottenuto risultati migliori sul trampolino”.
Chiamato in causa sull’argomento, lo stesso Stöckl ha raccontato le sue impressioni dopo il colloquio a Planica con Forfang: “C’è stata un po’ più di comprensione reciproca. In questo senso, sento che era importante avere quella conversazione. È stato proprio lui si a rivolgersi a me e questo l’ho apprezzato moltissimo”. Secondo l’allenatore, le frizioni sono da attribuire in parte anche allo stress dovuto alla mancanza di risultati: “Penso che questo abbia portato ad un aumento del livello di stress, che a sua volta ha portato sfortunatamente ad alcuni attriti”. Infine, Stöckl risponde alle dichiarazioni di Forfang, che in precedenza aveva sostenuto che gli attriti c’erano da tempo e che già in passato gli atleti avevano provato ad esprimere la propria insoddisfazione, senza però essere ascoltati. “Penso che sia un po’ strano – svela Stöckl – perché non l’ho realmente sperimentato o non ho ricevuto nessuna informazione. Abbiamo fatto delle valutazioni e c’erano alcune piccole cose che abbiamo cercato di affrontare, ma è sempre stata una sfida, soprattutto negli ultimi anni considerando che disponiamo di risorse e persone molto limitate. Ma per il resto non c’erano grandi cose sul tavolo”.
Salto con gli sci – Forfang a colloquio con Stöckl a Planica: “È stato un po’ come incontrare la propria ex fidanzata”
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