La stagione di Coppa del Mondo di sci di fondo va in archivio ed è ora di tirare le somme. Per la Francia, guardando il quadro completo, il bilancio non può che essere positivo, in una stagione in cui i fondisti transalpini si sono dimostrati in grandissima crescita riuscendo a centrare diversi ottimi piazzamenti sia in campo maschile, sia in campo femminile. Il 3° posto di Hugo Lapalus nel Tour de Ski, la vittoria del Cermis di Jules Lapierre, ma anche gli ottimi piazzamenti di Flora Dolci e Delphine Claudel, con quest’ultima due volte a podio in stagione. Senza dimenticare i costanti risultati eccellenti di Lucas Chanavat e Richard Jouve nelle sprint. A fare il punto sulla stagione della truppa francese è Alexandre Rousselet, allenatore della nazionale dei “Bleus”, che in una lunga intervista rilasciata a Nordic Magazine traccia un bilancio complessivo.
Dando un giudizio a caldo della stagione francese, Rousselet dichiara: “Ci siamo divertiti molto. Ciò che è stato più incoraggiante per noi quest'anno è stato il fatto che abbiamo avuto molti atleti che si sono comportati bene. Non sono solo i nostri leader, siamo riusciti a portare anche diversi giovani in Coppa del Mondo. Abbiamo avuto venti atleti diversi sul circuito in questa stagione. Questo dimostra le nostre aspettative per il futuro e, in più, che tutti sono stati all'altezza quando sono stati chiamati in causa. Questo ci permette di proiettarci verso il futuro”.
Scendendo nell’analisi dei singoli, Rousselet elogia la crescita di diversi elementi: “In tutto il gruppo la curva continua ad essere in crescita. Lapalus ha avuto grossi problemi di stomaco da gennaio in poi che hanno ostacolato le sue prestazioni anche se fisicamente stava molto bene. Lapierre ha disputato delle ottime gare e ci ha sorpreso anche nelle mass-start come domenica a Falun o a Goms. Per Claudel ci sono stati alcuni piccoli inconvenienti fisici che cercheremo di risolvere e che, una volta risolti, le permetteranno di gareggiare in prima linea. Se Chappaz cade meno e tutto si allinea, le cose andranno bene. Ha impressionato molto e tutti hanno notato che è un fenomeno”.
Guardando avanti e volgendo lo sguardo ai prossimi Mondiali di Trondheim 2025, il tecnico francese si dice molto ottimista: “Per Trondheim, nella sprint a skating, abbiamo Chanavat che quest'inverno ha dimostrato di poter svolgere un ruolo importante. Abbiamo una squadra per la team sprint in classico che è, secondo me, la migliore che abbiamo mai avuto. Abbiamo atleti distance che possono competere per medaglie in tutti i format di gara”.
Facendo poi riferimento al divieto di utilizzo del fluoro nella preparazione degli sci, introdotto quest’anno dalla FIS, Rousselet dice la sua: “Quest'anno c'era un'incognita con il divieto del fluoro. Siamo la terza nazione ma non abbiamo affatto il budget delle altre. Abbiamo avuto dei momenti difficili, ma decisamente pochi durante tutto l'inverno. Oggi abbiamo sette tecnici nel camion, purtroppo non abbiamo ancora una donna. I nostri tecnici sono estremamente efficienti e anche la struttura di Prémanon garantisce un ottimo lavoro. Non abbiamo grandi laboratori ma è stato molto interessante riunire tutti i tecnici a Davos a inizio stagione per testare. Questo ci ha permesso di iniziare la stagione con tranquillità sui prodotti senza fluoro e di competere con i norvegesi che raramente hanno degli sci scadenti”.
Infine, interrogato sul calendario che quest’anno ha proposto diverse novità tra la tappa svizzera di Goms e il ritorno in America a Canmore e Minneapolis, l’allenatore esprime il suo apprezzamento: “Abbiamo visto anche nuove località come Goms o Minneapolis che sono state favolose. È stato bellissimo perché c'era un vero entusiasmo popolare. È stato abbastanza equilibrato e dopo quest'ultima tappa a Falun, non ho sentito gli atleti allo stremo delle forze. Il programma ha permesso di ottimizzare il viaggio senza essere troppo al limite, quindi è stato fantastico. Abbiamo fatto comunque molte gare. La FIS sta lavorando al calendario del prossimo anno e ciò che verrà proposto, secondo me, va davvero nella direzione giusta. Questa sarà sicuramente una delle migliori proposte di calendario che abbia mai visto. Abbiamo ricevuto moltissimi feedback da persone appassionate che hanno riscontrato interesse verso questo circuito. Torneremo a Les Rousses e speriamo che abbia lo stesso successo di due anni fa e che saremo sostenuti dal pubblico francese”.