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Sci di fondo

Sci di fondo – La Finlandia firma un accordo per i diritti tv con Infront, si allontana dalla coalizione “Snowflake”?

L’estate scorsa abbiamo riportato l’annuncio della Federazione Internazionale Sci e Snowboard (FIS) in merito al raggiungimento di un accordo esclusivo con la società di produzione Infront per tutti gli eventi e tutte le piattaforme a partire dalla stagione 2026/2027 e che avrà validità per otto stagioni, fino a quella 2033/2034 compresa. 
L’accordo stabilisce inoltre che la FIS sarà direttamente responsabile del controllo del processo di vendita dei diritti media internazionali, togliendo alle singole federazioni nazionali la possibilità di negoziare per la vendita dei diritti delle gare organizzate nei propri Paesi.
Una notizia che non ha tardato ad incontrare, come si può facilmente immaginare, il dissenso di diverse nazioni, tra cui Norvegia, Svezia, Finlandia, Germania, Austria, Italia, Slovenia e Svizzera, che hanno espresso il loro comune disaccordo formando, in risposta all’iniziativa federale, una sorta di coalizione chiamata “Snowflake”. Una sorta di “Superlega sciistica” che potrebbe, se i rapporti con la FIS dovessero continuare ad incrinarsi, portare alla nascita di competizioni indipendenti.
Solo che, negli ultimi giorni, una delle nazioni di questo gruppo, la Finlandia, sembrerebbe intenzionata a fare dietrofront. Le ragioni di questa defezione sarebbero prevalentemente di natura finanziaria: nel bilancio dell’ultimo anno finanziario comunicato lo scorso sabato, come riporta Yle News, la Federazione finlandese di sci ha annunciato una perdita di quasi 1,3 milioni di euro e che Nordic Ski Finland, la società che si occupa della raccolta fondi della Federazione, ha registrato un deficit di 632.000 euro. La Federazione ha anche rivelato di aver firmato un contratto mediatico con Infront fino al 2031.
Una decisione che ha creato notevole scompiglio all’interno del gruppo “Snowflake”, come ha si intuisce dalle parole di Pernilla Bonde, Segretaria Generale della Federazione Svedese di sci a SVT: «Sono rimasta davvero piuttosto sorpresa. Continueremo comunque sulla strada che abbiamo scelto. La Finlandia non è il paese più grande, quindi Snowflake è ancora rilevante. Molti Paesi collaborano ancora. Non cambia nulla.»
Nella discussione si è ovviamente inserito anche il presidente federale finlandese,  Ismo Hämäläisen, che sottolinea le difficoltà finanziarie che ha reso necessaria questa decisione «Si tratta di una parte importante della produzione di entrate per noi. La cosa più importante è garantire le attività, pur tenendo conto dell’aumento generale dei prezzi che sta mettendo a dura prova lo sport di punta e l’insieme» ha dichiarato a Yle News «Abbiamo ancora una comunione di intenti con Snowflake. Alcuni dei principali comprensori sciistici hanno contratti fino al 2031, e ora anche noi abbiamo un contratto fino al 2031, che abbiamo concluso nell’ambito della dichiarazione programmatica»
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