La Norvegia, con il quartetto formato da Jens Luraas Oftebro, Gyda Westvold Hansen, Ida Marie Hagen e Joergen Graabak conquista la vittoria nella Staffetta Mista disputata a Trondheim, Norvegia.
Salgono sul podio anche l’Austria e la Germania.
L’Italia, con la formazione composta da Aaron Kostner, Daniela Dejori, Veronica Gianmoena e Samuel Costa termina la gara con un soddisfacente quinto posto.
Segmento di salto, iniziato intorno le ore 13, condizionato da continue variazioni di intensità e direzione del vento, che ha reso necessarie diverse pause. Al termine, è stata l’Austria ad avere la meglio del Giappone e della Norvegia, racchiuse in 16 secondi. In particolare, il quartetto nipponico ha condotto la gara per 3/4 del suo svolgimento, con invece l’Austria costretta ad inseguire dopo un salto non semplice di Annalena Slamik. Successivamente, Stefan Rettenegger prima e Johannes Lamparter poi hanno ridotto il distacco, mentre Lisa Hirner ha completato il sorpasso con il miglior salto di giornata al femminile (sia nella misura, 95 metri, sia nel punteggio complessivo), sfruttando anche un’esecuzione non perfetta della nipponica Yuna Kasai. La parziale delusione della prima parte di gara è la Norvegia, che si attesta al terzo posto senza offrire particolari exploit con nessuno dei suoi atleti nei vari salti realizzati; la migliore è apparsa Ida Marie Hagen in prima rotazione, ma alla luce delle evidenti qualità nello sci di fondo di tutti i quattro componenti, restano comunque i netti favoriti per la vittoria finale, potendo fare la differenza con le frazioni femminili, che saranno quelle centrali nella prova con gli sci stretti, seppur con un chilometraggio breve. Germania, al 4° posto, ha accumulato prima della prova di fondo 27 secondi di distacco dal podio e 43 dalla testa, ma assolutamente colmabili alla luce della qualità dei teutonici sugli sci stretti, che hanno solo in Jenny Nowak l’anello relativamente “debole”. Il quartetto italiano si è attestato a metà gara all’ottavo e penultimo posto, ma il distacco dalla Finlandia, al 5° posto dopo la gara di salto, era di 28 secondi. Obiettivo Top 5 non semplice per gli azzurri, ma non impossibile.
Segmento di fondo che ha inizio con le difficoltà prevedibili di Ryota Yamamoto (JAP) nel tenere il passo di Jens Luraas Oftebro (NOR), partito tre secondi prima di lui. Il norvegese accorcia il gap di 10 secondi rispetto a Stefan Rettenegger (AUT), in testa alla corsa, e le due coppie cambiano separate da 6 secondi. Manuel Faisst (GER) chiude il gap col Yamamoto, ma non lo stacca, così Germania e Giappone cambiano insieme, a 53 secondi dall’Austria. Italia che resta ottava, con Kostner che non riesce a recuperare particolare terreno rispetto a Finlandia, Francia e Slovenia, che precedono in pista il quartetto azzurro. Sfruttando la distanza di soli 2.5 km da percorrere, Lisa Hirner (AUT) riesce a difendere la posizione rispetto a Gyda Westvold Hansen (NOR), che quest’oggi non è sembrata particolarmente brillante, addirittura incrementando per l’Austria di 3 secondi il margine sulla Norvegia. Germania e Giappone guadagnano 8 secondi dalla testa, ma restano ancora assieme, con Nathalie Armbruster che non riesce a fare la differenza su Haruka Kasai. Buona prova per Daniela Dejori (ITA), che scavalca la Slovenia ed avvicina Finlandia e Francia, dando la possibilità a Veronica Gianmoena, in terza frazione, di poter recuperare le meno quotate ed esperte Hirvonen e Baud. Come pronosticabile, Ida Marie Hagen riprende, sorpassa e stacca Annalena Slamik (AUT), spaccando in due la gara e facendo propendere l’inerzia a favore della Norvegia. Austria al secondo posto con 47 secondi di distacco, mentre al terzo posto c’è il Giappone, con una frazione decisamente competitiva da parte di Yuna Kasai, che stacca Jenny Nowak (GER) di qualche metro e quasi recupera Slamik. Austria, Giappone e Germania si giocheranno le ultime due frazioni del podio nell’ultima frazione. Benissimo l’Italia, che cambia al quinto posto e con l’obiettivo di difendere il piazzamento con l’ultimo uomo azzurro, Samuel Costa, dall’assalto del sempre pericoloso finlandese Eero Hirvonen, ottimo con gli sci stretti.
Senza troppi patemi, Joergen Graabak amministra il vantaggio ricevuto in partenza e consegna alla Norvegia, come da pronostico, la vittoria dell’unica prova a squadre miste in calendario, mantenendo l’imbattibilità in questa prova da quando è presente nel calendario della Coppa del Mondo e nel programma dei Campionati Mondiali. Graabak, con il successo odierno, sale a 29 vittorie nelle prove a squadre. Una sorta di talismano per le squadre norvegesi, che siano quartetti maschili o misti piuttosto che coppie maschili. Alle sue spalle Johannes Lamparter tiene subito un ritmo sostenuto, che Akito Watabe (JAP) e Johannes Rydzek (GER) non riescono a tenere, mettendo in ghiaccio la seconda posizione per l’Austria. Rydzek, poi, riesce a distanziare Watabe lungo la salita che porta allo stadio, garantendo alla Germania la terza posizione del podio, col Giappone relegato al 4° posto.
Benissimo il quartetto italiano, che chiude al 5° posto con Samuel Costa che è stato abile a non rendersi mai attaccabile da Hirvonen, con la Finlandia sesta. Slovenia settima davanti alla Francia, e gli Stati Uniti d’America all’ultimo posto.
CLASSIFICA
1) Norvegia (J. L. Oftebro / I. M. Hagen / G. Westvold Hansen / J. Graabak) 34:45.9
2) Austria (S. Rettenegger / L. Hirner / A. Slamik / J. Lamparter) +12.1
3) Germania (M. Faisst / N. Armbruster / J. Nowak / J. Rydzek) +53.2
4) Giappone (R. Yamamoto / H. Kasai / Y. Kasai / A. Watabe) +1:03.8
5) Italia (A. Kostner / D. Dejori / V. Gianmoena / S. Costa) +2:01.8
6) Finlandia (I. Herola / M. Korhonen / H. Hirvonen / E. Hirvonen) +2:21.4
7) Slovenia (V. Vrhovnik / T. Malovrh / E. Volavsek / G. Brecl) +2:52.7
8) Francia (M. Baud / L. Brocard / R. Baud / M. Heinis) +3:06.4
9) Stati Uniti d’America (N. Malacinski / A. Brabec / A. Malacinski / B. Loomis) +3:18.5
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