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Biathlon , Pianeta Italia

Dorothea Wierer ambasciatrice del biathlon sulla Rai: l’azzurra, ospite di Stasera c’è Cattelan, domina la scena. E sul suo futuro …

Domina la scena, sempre più a suo agio, davanti alle telecamere in uno studio televisivo, così come in pista con sci e carabina. Dorothea Wierer è stata protagonista nella puntata di martedì sera del programma di Rai 2 “Stasera c’è Cattelan”, con l’obiettivo soprattutto di far conoscere il suo sport, il biathlon, facendo un bellissimo spot alla sua disciplina.

Più che parlare di sé stessa, infatti, nel corso di tutta la simpatica intervista con Alessandro Cattelan, la versione italiana di Jimmy Fallon, Dorothea Wierer ha cercato di far conoscere al pubblico il biathlon, facendo anche una simpatica dimostrazione pratica con carabina laser, realizzando ovviamente un cinque su cinque veloce, ma precisando subito che in gara lo si fa con 180 battiti dopo aver dato tutto nel fondo.

Dopo essere stata presentata, citando la lunga lista dei suoi successi, Wierer è entrata in studio con la sua eleganza, il solito sorriso e grande spigliatezza, come sempre. L’azzurra ha iniziato parlando del lavoro che svolgerà in estate su Eurosport per commentare le Olimpiadi Estive, poi ha fatto una battuta sulla vittoria del tennista italiano Nardi su Djokovic: «Lui (Djokovic, ndr) è un po’ in crisi, contro gli italiani fa più fatica».

Wierer ha quindi parlato della stucchevole polemica sull’Alto Adige, sul fatto che c’è ancora chi non considera gli altoatesini del tutto italiani: «È un po’ noiosa, si ho un altro accento, ho la erre moscia, sono cresciuta così. Ma come dico da dieci anni, sono orgogliosa di essere italiana, ma a molti piace stuzzicare su questo argomento, fare click. Ovviamente sono anche orgogliosa di essere altoatesina, sono cresciuta parlando tedesco, italiano e anche inglese, che è un grande vantaggio».

Wierer è stata quindi protagonista di un simpatico siparietto con Cattelan, parlando in dialetto altoatesino, prima di descrivere il biathlon ai telespettatori, facendo anche una battuta sul fatto che «al tiro le donne sono più forti degli uomini, come dicono le statistiche».
Quindi la dimostrazione in piedi con la carabina su cinque bersagli sorretti da un uomo nudo, a imitato il John Cena della notte degli Oscar, e il classico cinque su cinque. Poi Wierer ha parlato dell’incubo più grande come biatleta: «Oltre a congerlarti mani e piedi, è quello di arrivare tardi alla partenza. Io sono rimasta traumatizzata, quando una volta sono arrivata tardi al cambio in staffetta».

Infine, Wierer ha parlato anche del suo futuro, quando Cattelan le ha chiesto quanto dura la carriera di un biatleta: «Io oggi ho 33 anni e sono verso la fine. Qualcuno ha chiuso a trent’anni, altri a 35 (età che Wierer avrebbe alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ndr). Io non ho ancora deciso cosa fare, ci sono le Olimpiadi in casa, proprio a casa mia, dove sono cresciuta e sarebbe bello, ma mancano due anni. Vediamo, intanto faccio vacanza».

Una cosa è certa, Dorothea Wierer si è confermata una splendida ambasciatrice del biathlon e possiamo essere certi che lo sarà ancora di più anche la prossima estate a Parigi, quando seguirà le Olimpiadi per Eurosport.

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