Si avvicina alla conclusione la prima stagione di Coppa del Mondo senza Hans Christer Holund, ritiratosi alla fine dello scorso anno. Una stagione che per la Norvegia ha avuto due volti diametralmente opposti al maschile e al femminile, prontamente ribaditi dai risultati arrivati nella 50 km di Oslo andata in scena nel weekend. Cinque norvegesi nei primi 5 e 8 nei primi 15 al maschile, mentre nessuna norvegese nelle prime 5 e soltanto 2 (di cui una 15ª) nelle prime 15 al femminile. All’interno di questo ingarbugliato panorama, proprio Holund ha provato a fare alcune previsioni (al sito norvegese VG) in vista del prossimo anno, pronosticando quella che secondo lui dovrebbe essere la nazionale norvegese del prossimo anno, ovvero per la stagione 2024/25.
Prima di analizzare le due squadre, maschile e femminile, scelte da Holund, occorre fare alcune precisazioni. La prima è la composizione in termini di numeri del team, che prevede che ci siano 10 uomini e 10 donne in totale, con l’esclusione quindi di molti profili importanti, soprattutto al maschile dove la concorrenza in Norvegia è molto alta. La seconda è che le previsioni di Holund considera l’ipotesi in cui tutti gli atleti scelti si mettano a disposizione della nazionale e scelgano di accettare di entrare a farne parte, risolvendo alcuni screzi e situazioni che quest’anno li avevano tenuti lontani dal gruppo nazionale. I casi più eclatanti in questo senso sono quelli di Johannes Høsflot Klæbo e Kristine Stavås Skistad, che per esigenze di allenamento si sono allenati in autonomia. Ma vanno considerati anche i casi di Astrid Øyre Slind, che si allena con il Team Aker Dæhlie, e Therese Johaug, ritiratasi dall’attività da un paio d'anni, ma al centro di riflessioni che potrebbero riportarla a gareggiare in vista dei Mondiali di Trondheim 2025. Ovviamente si tratta di previsioni fatte quando manca ancora una tappa alla conclusione della Coppa del Mondo, ma soprattutto non si tiene in conto la volontà singola di ogni atleta. Ritiri, volontarie auto-esclusioni dalla squadra e probabili colpi di scena sono sempre dietro l’angolo: in ogni caso, mettersi a fare le previsioni è sicuramente un esercizio avvincente, in un ambiente affollato di atleti top come quello norvegese.
LA SQUADRA MASCHILE SECONDO HOLUND: Harald Østberg Amundsen, Simen Hegstad Krüger, Martin Løwstrøm Nyenget, Pål Golberg, Even Northug, Håvard Solås Taugbøl, Erik Valnes, Didrik Tønseth, Ansgar Evensen (nuovo) e Johannes Høsflot Klæbo (nuovo).
Holund pronostica dunque due volti nuovi all’interno della squadra del prossimo anno: il primo (che tutti in Norvegia auspicano) è quello di Klæbo, mentre il secondo sarebbe quello di Evensen – giovane classe 1996 – che quest’anno ha fatto vedere ottime cose in Coppa del Mondo, in particolare nelle sprint. Di conseguenza, la Norvegia andrebbe a perdere Sjur Røthe e Sindre Bjørnstad Skar, che quest’anno facevano parte del team ufficiale. Per il primo, a pesare è una stagione piuttosto difficile a livello di ricerca della forma e superamento degli acciacchi fisici e non è nemmeno da escludere che possa pensare al ritiro. Ma per ora si tratta soltanto di supposizioni. Per quanto riguarda invece Skar, anche per lui la stagione ha sorriso poco: nessuna apparizione in Coppa del Mondo e risultati altalenanti tra Coppa di Norvegia e Scandinavian Cup che potrebbero costargli il posto. Skar proverà comunque a giocarsi le sue carte nella sprint di Coppa del Mondo a Drammen, per cui è convocato.
Per il resto, la squadra che emerge dalle previsioni di Holund è fatta di sacrosante riconferme: Amundsen, Krüger, Nyenget, Golberg, Northug, Taugbøl e Valnes. L’unico un po’ in bilico è Tønseth che però, alla luce della forma mostrata in Scandinavian Cup e nella 50 di Oslo, difficilmente potrà essere escluso. Ma occhio ai contendenti che da dientro spingono per trovare posto: da Inver Tildheim Andersen a Jan Thomas Jenssen, passando per Henrik Dønnestad e Mattis Stenshagen, tutti sperano di ritagliarsi più spazio. Insomma, gli atleti interessati a un posto verso i Mondiali di Trondheim 2025 sono innumerevoli. Tra chi non sarà sicuramente in squadra, ma sarà al via della Coppa del Mondo c'è ad esempio Emil Iversen, titolare di un posto nelle prime tappe grazie alla vittoria della generale di Scandinavian Cup. E poi c'è quella suggestione Petter Northug... più una romantica idea che una reale possibilità.
LA SQUADRA FEMMINILE SECONDO HOLUND: Heidi Weng, Lotta Udnes Weng, Tiril Udnes Weng, Anne Kjersti Kalvå, Mathilde Myhrvold, Margrethe Bergane (nuova), Kristin Austgulen Fosnæs (nuova), Kristine Stavås Skistad (nuova), Astrid Øyre Slind (nuova) e Therese Johaug (nuova).
Al femminile le riflessioni da fare sarebbero ancora di più. Nelle scelte di Holund infatti, la risposta alla stagione deludente della Norvegia sarebbe quella di stravolgere la squadra con ben 5 nuovi innesti rispetto alla squadra presentata all’inizio della stagione 2023/24. Secondo l’ex fondista norvegese – oltre alle conferme delle tre Weng, di Kalvå e Myhrvold – meriterebbero un posto in nazionale anche la 2001 Bergane (tra le meno deludenti in questa stagione soprattutto in tecnica classica) e la 2000 Kristin Austgulen Fosnæs. Impossibile non considerare Skistad, atleta di punta nelle sprint, che però andrà convinta a unirsi al gruppo, così come andrà convinta Slind, veterana esperta delle lunghe distanze. E poi c’è quella Therese Johaug, icona del passato il cui nome aleggia da tempo come possibile asso nella manica della Norvegia nella stagione dei Mondiali di Trondheim, che però non si presenta al via di una gara di Coppa del Mondo da marzo 2022. In questo caso più che in ogni altro, la decisione spetterà alla diretta interessata.
A fare le spese di questo stravolgimento pronosticato da Holund, sarebbero dunque Ingvild Flugstad Østberg, Julie Myhre, Helene Marie Fossesholm, Marthe Skaanes e Ane Appelkvist Stenseth, che perderebbero così il posto in squadra. Una previsione che può anche non essere così lontana dalla realtà, visto che Myhre, Skaanes e Stenseth hanno trovato poco spazio quest’anno, mentre Fossesholm è ancora alla ricerca della migliore forma (a livello fisico e psicologico) e Østberg è stata un fantasma per l’intera stagione dopo il mancato ottenimento delle certificazioni mediche necessarie all'iscrizione alla Coppa del Mondo.