Tra le polemiche e i dubbi sulla gestione dell’evento si è tornati in azione sull’impianto Holmenkollbakken (HS134). La Coppa del Mondo di salto con gli sci maschile, ieri, è stata praticamente decisa per scelte azzardate e non condivisibili a discapito di Ryoyu Kobayashi. Oggi si è tornati in azione per gara-2 ad Oslo inserita nel contesto del massimo circuito e di Raw Air, giunto alla settima edizione.
Johann Andre Forfang per un punto si aggiudica la competizione davanti al proprio pubblico, da fine febbraio è un martello a livello di piazzamenti nelle zone nobili della classifica. Il nipponico Ryoyu Kobayashi mostra il suo infinito talento e conquista il primo podio individuale su questo impianto chiudendo al secondo posto, non ha avuto condizioni di favore in entrambi i salti. Il leader della generale, Stefan Kraft, continua a macinare podi e respinge l’attacco al terzo posto di Domen Prevc per soli due decimi di punto.
I tre azzurri (Giovanni Bresadola -6° al termine della qualificazione-, Alex Insam e Andrea Campregher) che hanno saltato durante la qualificazione, conclusasi pochi minuti prima del via della gara, hanno concluso nei primi cinquanta. L’atleta tesserato per il gruppo sportivo dell’esercito, Giovanni Bresadola, si conferma come il più performante all’interno della squadra italiana sull’ Holmenkollbakken. Il classe 2001 chiude al 26° posto (medesimo risultato di gara-1), nella seconda serie non è riuscito a riproporre il livello visto nel salto d’apertura. Alex Insam (42°), nemmeno nella stagione di più alto livello della carriera, è riuscito ad entrare nella zona punti nella cattedrale Oslo. Gli sci dell’altoatesino, lungo tutta la parabola di volo, sono rimasti visibilmente in verticale, ma non per solo colpa dell’atleta, condizioni non favorevoli hanno messo lo zampino. Il veneto Andrea Campregher (50°), anche potendo saltare nella prima serie non ha guadagnato abbastanza punti nella classifica di Raw Air per poter prendere parte ai salti a Trondheim (da quest’anno nel regolamento dell’evento multi-tappa norvegese solo i migliori 50 prenderanno parte alle manifestazioni a Granåsen).
Il rebus delle condizioni meteo, al di fuori del dente sino alla zona di atterraggio, sono state il tema principale della competizione. Il vento non di facile lettura, causa continui cambiamenti, ha se possibile reso ancor più difficile ai saltatori la vita rispetto a quanto accaduto ventiquattro ore fa, ma tutto sommato è da notare come lo svolgimento della competizione sia stato più regolare. Gli atleti che si sono presentati in stanga di partenza nel momento ottimale, vento allineato in ogni fase del volo e l’esempio eclatante è rappresentato da Lovro Kos (137.0m), hanno giovato oltremodo rispetto agli altri, verrebbe da aggiungere nulla di nuovo, ma preme rimarcare il contesto in cui si sono svolte le serie di gara. I maggiori problemi sono nati con chi ha trovato vento trasversale, su tutti Kristoffer Eriksen Sundal (ieri 2°, oggi fuori dalla zona punti, da aggiungere nell’equazione la caduta in qualificazione) e Timi Zajc. Al giro di boa al comando provvisorio si trovava lo sloveno Domen Prevc, capace di atterrare con telemark a 134.5m, inseguito da vicino da Stefan Kraft (-1.8 pt.) e Johann Andre Forfang (-3.5).
Nelle prossime ore l’intera carovana del salto si sposterà a Trondheim, l’occasione è propizia per testare i nuovi trampolini realizzati ad hoc per la rassegna iridata del 2025.
CLASSIFICA FINALE TOP TEN
1° J.A. Forfang (NOR) 261.0 (133.7+127.3)
2° R. Kobayashi (JPN) 260.0 (131.1+128.9)
3° S. Kraft (AUT) 254.9 (135.4+119.5)
4° D. Prevc (SLO) 254.7 (137.2+117.5)
5° R. Johansson (NOR) 253.1 (128.5+124.6)
6° J. Hoerl (AUT) 251.5 (124.9+126.6)
7° N. Kitosaho (FIN) 248.2 (129.3+118.9)
8° A. Wellinger (GER) 245.9 (118.3+127.6)
9° R. Nikaido (JPN) 244.4 (123.1+121.3)
10° A. Zniszczol (POL) 243.3 (119.5+123.8)
L’italiano
26° G. Bresadola 211.5 (111.3+100.2)
CLASSIFICA FINALE TOP TEN
1° J.A. Forfang (NOR) 261.0 (133.7+127.3)
2° R. Kobayashi (JPN) 260.0 (131.1+128.9)
3° S. Kraft (AUT) 254.9 (135.4+119.5)
4° D. Prevc (SLO) 254.7 (137.2+117.5)
5° R. Johansson (NOR) 253.1 (128.5+124.6)
6° J. Hoerl (AUT) 251.5 (124.9+126.6)
7° N. Kitosaho (FIN) 248.2 (129.3+118.9)
8° A. Wellinger (GER) 245.9 (118.3+127.6)
9° R. Nikaido (JPN) 244.4 (123.1+121.3)
10° A. Zniszczol (POL) 243.3 (119.5+123.8)
L’italiano
26° G. Bresadola 211.5 (111.3+100.2)
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