Un'ottima performance quella intavolata oggi, nella mattinata statunitense, da Lisa Vittozzi. L'azzurra, seconda dietro alla francese Jeanmonnot, ha messo in campo un'ottima performance sia al tiro che sugli sci, anche se forse lo sprint finale non ha avuto l'esito che sia l'atleta che i tutti i tifosi aspettavano dopo l'ultimo poligono e un ultimo giro trascorso al comando.
Rimane comunque un risultato pesante non solo in chiave gara singola ma soprattutto in ottica Classifica Generale se si guarda quanto fatto invece da Tandrevold e Braisaz-Bouchet che oggi hanno portato nel loro paniere molti meno punti, facendo ritrovare alla sappadina il secondo posto nella Classifica di Coppa del Mondo, accorciando le distanze con la norvegese quando mancano solo 3 gare individuali.
Intervistata dall'IBU dopo le formalità del podio, Vittozzi condivide le proprie impressioni sulla gara.
«Sono contenta, alla fine ho fatto una gara veramente buona. Ovviamente non ero soddisfatta della sprint però alla fine avevo fatto tutto quello che potevo e il risultato era quello che era. In questo Inseguimento però avevo proprio voglia di andarmi a prendere una vittoria. Ci ho provato davvero fino alla fine e la volata finale non è andata come avrei sperato però se vado a guardare tutta la gara, posso ritenermi soddisfatta»
Sull'ultimo giro, la 29enne prova a spiegare la sua strategia, che per una volta non ha pagato vista anche la scaltrezza della francese in queste circostanze.
«Ho cercato di spingere sull'ultima salita per prendere quale metro di vantaggio e di chiudere l'angolo in curva ma non è stato abbastanza perché Lou è riuscita ad entrare e a quel punto ho perso un po' di velocità e questo non mi ha permesso di vincere lo sprint finale»
Battaglia generale ancora apertissima: tutto rimandato al prossimo weekend, l'ultimo della stagione, che decreterà al vincitrice della Sfera di Cristallo sulle nevi canadesi di Canmore. La biatleta del C.S. Carabinieri è carica e pronta ad affrontarle con la piena consapevolezza nei propri mezzi, che arriva forse da lontano, da quegli anni di delusione che ormai sono un ricordo lontano, ma hanno sicuramente formato il carattere della campionessa che è oggi.
«Dicevano che era già persa, che avevo un sacco di punti indietro però alla fine il biathlon è bello per questo, se non ci credi fino alla fine è meglio che neanche parti per fare le gare. Io sono serena, mi godo ogni gara al meglio delle mie possibilità e sono che ogni gara posso vincere e io ci crederò fino alla fine»