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Sci di fondo

Sci di fondo – Frida Karlsson è la Regina di Holmenkollen! La svedese domina la 50 km, è doppietta con Andersson

È Frida Karlsson la regina di Holmenkollen. La svedese ha conquistato il suo secondo trionfo nella gara regina della Coppa del Mondo di sci di fondo, dopo quello del 2020, quando battendo a sorpresa in volata Johaug, che era in crisi con gli sci, si impose nell’allora 30 km ma senza pubblico, in epoca pandemica. Oggi, invece, il successo è arrivato sulla distanza di 50 km, sulla quale si è polemizzato tanto, grazie a una splendida azione iniziata nel corso del quarto giro, attorno al trentesimo chilometro.

Nessuna ha potuto rispondere all’attacco della campionessa svedese. Ci hanno provato inizialmente Sundling e Slind, ma sono state presto costrette a desistere. Karlsson ha iniziato a guadagnare costantemente, chilometro dopo chilometro, arrivando addirittura a 1’11” dopo 41,5 km. La svedese non si è mai voltata, ha continuato ad andare avanti per la sua strada, dando la sensazione quasi di godersi il suo splendido ritmo, mentre da bordopista i tifosi svedesi presenti la incoraggiavano urlando il suo nome.

La svedese in un flusso positivo ha continuato a spingere fino alla fine, lingua di fuori in salita, spremendo ogni goccia di energia. Poi la meritata passerella finale, all’interno del mitico stadio di Holmenkollen, ma anche il rettilineo finale è stato fatto a tutta, pure dopo aver ricevuto la bandiera, che ha solo tenuto insieme al bastone e continuato a spingere per poi sventolarla solo negli ultimi venti metri, prima di esultare e lasciarsi cadere a terra. Fantastica!

Alle sue spalle si è quindi accesa un’altra gara nel gruppetto inseguitore composto da otto atlete, con l’obiettivo di conquistare il secondo posto. Ad andare all’attacco a otto chilometri dall’arrivo è stata Ebba Andersson, brava a essere sempre coperta, per poi uscire fuori al momento giusto nel tentativo di staccare tutte le altre, mandando in difficoltà ance la connazionale Jonna Sundling, che era stata molto attiva nella prima parte di gara. Alla fine l’azione di Andersson ha pagato per il secondo posto finale che regala alla Svezia una splendida doppietta.
Alle sue spalle è stata tutta alpina la lotta per il terzo posto, con l’austriaca Stadlober che è andata all’attacco seguita dalla tedesca Hennig. Le due si sono giocate il podio in volata, che ha sorriso alla tedesca, che in spaccata ha battuto la sfortunata austriaca, all’ennesimo quarto posto in una gara importante.
In quinta piazza a chiuso la finlandese Niskanen, poi Sundling, quindi Slind, prima norvegese, giunta settima, poi Matintalo e Carl. A chiudere la top ten, Krista Parmakoski.

E le duellanti per la classifica generale di Coppa del Mondo? Diggins e Svahn hanno chiuso appena fuori dalla top ten, dopo aver speso tante energie a inizio gara, andando a sprintare sui primi due bonus point. In entrambi i casi ha avuto la meglio la svedese, guadagnando sei punti per la generale, ma Diggins ha poi ripreso un punto su un successivo bonus point. Dopo il cambio sci, al termine del terzo giro, Svahn è andata in crisi, rallentando decisamente, mentre la leader della classifica generale ha provato a resistere, cadendo però in salita e lasciando poi andare il gruppo. Diggins si è ben difesa chiudendo undicesima, ma con grande cuore Linn Svahn ha limitato i danni, terminando la sua gara al dodicesimo posto battendo Brennan in volata. Al termine della giornata, quindi, la svedese ha recuperato tre punti nella classifica generale.
Giornata da incubo per la Norvegia, che siamo certi, scatenerà numerose polemiche in una nazione che pretende tanto dalle sue squadre. Al di là di Astrid Øyre Slind, giunta settima, le altre hanno terminato tutte molto più indietro. La seconda norvegese è stata Heidi Weng, addirittura 14ª a 5’16", poi Bergane 16ª e Lotta Udnes Weng 17ª. Troppo poco per la storia della Norvegia, che al femminile si porterà dietro tante critiche nelle prossime settimane se non mesi, per una stagione che è stata fin qui tra le peggiori che si ricordino. Da non dimenticare, però, le difficoltà fisiche avute da atlete del valore di Tiril Udnes Weng, Kalvå, Østberg e Fossesholm.
Giornata difficile anche per l’Italia, con Caterina Ganz unica azzurra ad aver tagliato il traguardo. La trentina ha sprintato sul rettilineo finale per prendersi almeno il 30° posto ai danni di Delphine Claudel.
Non ha chiuso la gara invece Anna Comarella, che ha provato a stringere i denti, ma ha deciso di ritirarsi. La fondista delle Fiamme Oro veniva da un periodo difficile e alcuni problemi fisici, ha provato comunque a partire ma ha dovuto desistere.
LA CLASSIFICA FINALE TOP
1ª F. Karlsson (SWE) 2:09’09.2
2ª E. Andersson (SWE) +1’19.3
3ª K. Hennig (GER) +1’25.2
4ª T. Stadlober (AUT) +1’25.4
5ª K. Niskanen (FIN) +1’33.2
6ª J. Sundling (SWE) +1’35.5
7ª A.Ø. Slind (NOR) +1’36.4
8ª J. Matintalo (FIN) +1’42.3
9ª V. Carl (GER) +1’57.5
10ª K. Parmakoski (FIN) +3’59.1

30ª C. Ganz (ITA) +12’25.6
DNF Anna Comarella (ITA) Per la classifica completa: clicca qui.

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