È una super Tandrevold! La leader della Coppa del Mondo è autrice di un’ultima frazione di alto livello, nella quale dà l’impressione di essere sempre in controllo della situazione e regala alla Norvegia vittoria e coppa di specialità nella staffetta femminile di Soldier Hollow, ultima della stagione.
Dopo un buon lancio di Arnekleiv, le belle frazioni di Lien e Knotten, Tandrevold ha completato l’opera utilizzando una sola ricarica nella serie in piedi, in una gara che la Norvegia ha vinto utilizzando appena cinque ricariche.
Alle spalle delle norvegesi una splendida e soprendente Germania che, oltre alle solite Hettich e Voigt, schierava in quartetto due atlete del 2004, Selina Grotian e Julia Kink, le quali hanno fatto davvero una gran bella impressione. La prima per grinta sugli sci, dove se l’è vista con Lien, e per atteggiamento al tiro. La seconda, invece, per la sicurezza con cui ha gestito la sua ultima frazione che era tutt’altro che facile da esordiente.
In terza piazza ha chiuso la Svezia, apparsa in difficoltà sugli sci, nonostante una generosa prova di Elvira Öberg, che in ultima frazione ha quantomeno agguantato il podio ai danni della Cechia, danneggiata dalla solita pasticciona Charvatova. Troppo poco per la Svezia, che vede così sfuggire la coppa di specialità. Stesso discorso per la Francia, che ha chiuso indietrissimo, sesta, pagando cara l’assenza di Chauveau, il turno di riposo a Simon e una Braisaz-Bouchet che ha pensato più alle prossime gare. A sorridere è invece l’Austria giunta quarta, davanti proprio alla Cechia.
Nono posto per l’inedita Italia, alla prima staffetta senza Wierer e Vittozzi dopo undici anni. Il quartetto azzurro, formato da Comola, Auchentaller, Carrara e Trabucchi, si è ben difeso, girando con Auchentaller in seconda frazione, ma riuscendo comunque a ottenere un buon risultato.
LA CRONACA
La Norvegia prende subito la testa con una buona prima frazione di Arnekleiv, che riscatta la disastrosa sprint di venerdì e utilizzando una sola ricarica cambia al primo posto, ma con lei ci sono Hauser, come sempre bravissima al tiro, e Hettich-Walz, capace di restare agganciata alle migliori dopo aver rischiato in piedi con tre ricariche. A contatto la Svezia di Magnusson, in quarta piazza a 8”2. La Francia limita però i danni nella frazione teoricamente più debole, con una generosa Gilonne Guigonnat che nonostante due ricariche, con un buon ultimo giro cambia a 13”8 dalla vetta. Buona la prima frazione di Comola, bravissima nella serie a terra per precisione e tempi d’esecuzione, ma intelligente anche in piedi, dove lavora un po’ ma con una ricarica riesce a chiudere la pratica. La valdostana ha tenuto anche sugli sci in condizioni difficili, cambiando a 16”8 dalla testa in settima piazza.
In seconda frazione Lien, Grotian, Brorsson e Rothschopf formano un quartetto che va a buon ritmo, mentre alle loro spalle Braisaz-Bouchet sembra non voler forzare risparmiando energie. Al poligono desta una bella impressione Grotian che utilizza una ricarica, ma spara a buona velocità, uscendo a Lien che è precisa ma più lenta. A 5” Brorsson, che resta con l’austriaca, mentre anche Braisaz-Bouchet, seppur più lenta, è precisa. Buona la serie di Auchentaller, che non sbaglia ed esce dal poligono con Vobornikova. In testa si forma una coppia formata da Lien e Grotian, mentre con un passo normale, per lei, Braisaz-Bouchet lentamente si avvicina e aggancia le prime due.
Davanti è una serie difficile, ma con due ricariche Grotian è veloce ed esce in testa, bene anche Lien che utilizza una ricarica ed è a 5”. Brorsson è a 10”, mentre Braisaz-Bouchet finisce in penalità ed esce a 37”9. In difficoltà Auchentaller, che manca due colpi col caricatore, ma non riesce a chiuderli entrambi con le ricariche, finendo per fare un giro di penalità.
Intanto Lien aggancia Grotian e le due guadagnano su tutte, compresa una Braisaz-Bouchet che non sembra dannarsi l’anima sugli sci. Nel tratto più duro Lien va all’attacco provando a scrollarsi di dosso Grotian e riesce a staccarla di qualche metro, ma la tedeschina non molla e al cambio è solo a 3”. Brorsson è terza a 28”8, perdendo 18” nell’ultimo giro, poi Vobornikova. Addirittura Braisaz-Bouchet è a 50” perdendone 12 nell’ultimo giro. Stanchezza o testa all’inseguimento? Auchentaller cambia a 1’48” in 11ª piazza.
In terza frazione, in vetta Voigt e Knotten vanno avanti a braccetto, al poligono a terra la tedesca non sbaglia ed esce 4” davanti alla norvegese che usa una ricarica, ma subito si riaggancia. Alle loro spalle Hanna Öberg utilizza due ricariche e perde altri secondi, finendo addirittura a 42”, mentre Davidova con due ricariche è a 51”. Bene Richard, che non vola sugli sci, ma è precisa uscendo quinta a un minuto. Intanto Carrara fa un buon primo giro, ma soffre nella sua serie a terra utilizzando due ricariche. L’azzurra si prende i suoi tempi ed esce decima a 2’13”1.
In piedi Voigt e Knotten ingaggiano un bel duello, la norvegese utilizza una ricarica, ma è più veloce rispetto al tiro preciso ma lentissimo di Voigt, che comunque non sbaglia. Alle loro spalle Davidova e Hanna Öberg sparano velocemente, la ceca esce a 27” dalla testa, mentre la svedese a 29”6 utilizzando una ricarica. In crisi invece la giovane Richard, che pesca una serie drammatica, commettendo quattro errori con il caricatore, cerca di salvarsi con le ricariche e ci riesce, girando solo una volta, ma la gara francese è compromessa.
Intanto Carrara chiude la sua serie in piedi con due ricariche ed esce dalla seconda serie sempre al decimo posto a 2’15”.
Sugli sci Knotten è più competitiva di Voigt, l’attacca in salita, ma la tedesca non molla e le due arrivano insieme all’ultimo cambio. Davidova chiude bene e dà il cambio a Charvatova a 24”3, mentre Hanna Öberg soffre tantissimo, boccheggia in quota e chiude a 34”4. La Francia intanto sprofonda a 2’10”, in settima piazza, mentre Carrara chiude a 2’16” in decima posizione recuperando sulle nazioni che la precedono.
Tandrevold ha il dovere di regalare alla Norvegia la coppa di specialità, l’importante è arrivare davanti alla Svezia, ma intanto ingaggia un duello con l’esordiente Kink, che chiude la staffetta tedesca. A terra Tandrevold è perfetta, precisa e veloce, riuscendo a scrollarsi di dosso Kink, comunque molto brava, seppur con tempi comprensibilmente più alti, a uscire senza errori a 11”. Molto bene alle loro spalle Charvatova ed Elvira Öberg, che sono a 28”. Intanto con una bella serie a terra, Beatrice Trabucchi esce dal primo poligono nona a 2’24”.
Sugli sci Elvira Öberg va all’attacco di Charvatova e riesce a staccarla, mentre davanti Tandrevold gestisce il proprio vantaggio su una coraggiosa Kink.
Nella serie in piedi la norvegese non trema, utilizza una sola ricarica e consegna alla sua Norvegia vittoria e coppa di specialità, dando l’impressione di essere ormai la netta favorita per la classifica generale. Dietro di lei da applausi anche Kink, che con una bella serie, utilizza una ricarica ma non sente la tensione, uscendo così dal poligono seconda e tenendo poi un grande ritmo sugli sci nell’ultimo giro per il secondo posto finale. La Svezia riesce invece a vincere almeno il duello per il terzo posto con Elvira Öberg che usa una ricarica, ma dall’altra parte Charvatova prova una serie a tutta velocità e, come spesso le accade, finisce per girare. La Cechia chiude così alle spalle di un’ottima Austria con Gandler che taglia il traguardo felice per il quarto posto. La Francia termina sesta, con Jeanmonnot che giustamente non si danna l’anima.
L’Italia finisce nona, con Beatrice Trabucchi che anche in piedi tira fuori una bella serie e non sbaglia. L’azzurra era uscita anche ottava dall’ultimo poligono, ma nell’ultimo giro è stata scavalcata dalla polacca Jakiela. La sua è una bella prestazione.
LA CLASSIFICA TOP 10
1ª Norvegia (J. Arnekleiv, I. Lien, K. Knotten, I. Tandrevold) 1:04’15.5 (0+5)
2ª Germania (J. Hettich-Walz, S. Grotian, V. Voigt, J. Kink) +17.2 (0+7)
3ª Svezia (A. Magnusson, M. Brorsson, H. Öberg, E. Öberg) +42.0 (0+10)
4ª Austria (L. Hauser, L. Rothschopf, A. Juppe, A. Gandler) +1’36.0 (0+5)
5ª Cechia (J. Jislova, T. Vobornikova, M. Davidova, L. Charvatova) +1’40.5 (2+6)
6ª Francia (G. Guigonnat, J. Braisaz-Bouchet, J. Richard, L. Jeanmonnot) +2’01.8 (2+10)
7ª Ucraina (A. Merkushyna, Y. Dzhima, K. Dmytrenko, I. Petrenko) +2’17.8 (0+6)
8ª Polonia (N. Sidorowicz, K. Zuk, A. Maka, J. Jakiela) +2’21.5 (0+7)
9ª Italia (S. Comola, H. Auchentaller, M. Carrara, B. Trabucchi) +2’31.6
10ª Slovenia (I. Repinc, P. Klemencic, K. Zorc, A. Lampic) +3’17.4 (2+7).
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