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Sci di fondo

Sci di fondo – Niente 50 di Oslo nel 2025, prosegue il malcontento: c’è il rischio che si svolga solo ogni 4 anni?

Si avvicina l’attesissimo appuntamento con la 50 km di Oslo, che porta con sé il fascino di una storia centenaria fatta di imprese e racconti epici. Ad avvalorare ulteriormente la gara che nel weekend del 9 e 10 marzo andrà in scena a Holmenkollen, la consapevolezza che per la stagione 2024/25 questa importante tappa non farà parte del calendario di Coppa del Mondo. Un’esclusione che, quando era stata annunciata circa due mesi fa, aveva alzato un polverone di polemiche da parte di chi – anche abbastanza ragionevolmente – ritiene che non possa esserci stagione sportiva senza l’iconica 50 km norvegese.
Alla base di questa decisione, la vicinanza in calendario dei prossimi Mondiali di Trondheim 2025 (dove chiaramente ci sarà la 50 km) con l’eventuale 50 di Oslo, da sempre in programma verso la fine della stagione invernale. Da qui la scelta della FIS di escludere la leggendaria gara dal calendario, onde evitare la disputa di due gare speculari, peraltro entrambe in terra norvegese, a breve distanza di tempo. Come riportato da SVT Sport, a esprimersi recentemente sull’argomento è stato Michal Lamplot, race director della Coppa del Mondo, il quale ha evidenziato che questa decisione è frutto anche della scarsa presenza di atleti nell’edizione 2023 (32 donne e 36 uomini), anche in ragione della vicinanza con la 50 dei Mondiali di Planica: “Holmenkollen merita di più. È una gara iconica e un momento clou – spiega Lamplot – Dovrebbe essere una competizione a cui tutti vogliono partecipare e lottare per ottenere buoni risultati. L’anno scorso non è stato così e questo è uno dei motivi per cui abbiamo preso questa decisione”. Sebbene il direttore di gara si auguri che la gara possa tornare in calendario, c’è il rischio che la scelta di cancellarla si possa estendere anche agli anni in cui ci sono le Olimpiadi: “La pianificazione del calendario a lungo termine non è facile. Non bisogna dimenticare che Holmenkollen è anche l’organizzatore della Coppa del mondo di biathlon e talvolta dobbiamo lottare per le date migliori. Ma dobbiamo essere intelligenti. Se la gara verrà sempre dopo i Mondiali e le Olimpiadi, il discorso sarà lo stesso”. Facendo un rapido calcolo si evince che, a fronte della disputa biennale dei Mondiali e quadriennale delle Olimpiadi, rimanga 1 solo anno ogni 4 anni in cui non è previsto un evento di questo calibro. A livello pratico, con i Mondiali di Trondheim nel 2025, poi le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e i successivi Mondiali di Falun 2027, si rischia di non rivedere la classica di Holmenkollen fino al 2028. La 50 di Oslo potrebbe disputarsi dunque solo ogni 4 anni? La speranza di tutti, Lamplot compreso, è che non sia così. O che comunque si possa anticipare l’appuntamento con Oslo in un diverso periodo dell’anno, in modo da non creare problemi di sovrapposizione.
Stando ai pareri degli atleti, questa esclusione non incontra il favore della maggioranza, che ritiene l’appuntamento di Holmenkollen qualcosa di irrinunciabile, anche per il prestigio che lo accompagna. Rimuovere la 50 di Oslo dal calendario sarebbe tragico e una grande sconfitta – commenta lo svedese William Poromaa – Spero davvero che non si vada in quella direzione”. Un’opinione a cui si accoda anche il suo compagno di squadra Jens Burman, il quale non apprezza la possibilità di gareggiare a Oslo in altri format di gara (ricordando che i format di gara verranno decisi definitivamente solo la prossima primavera): “Senza la 50 non credo che ci sarà più nessuna gara a Holmenkollen. Non vedo l’opportunità di andare lì dopo un campionato e fare 10 chilometri". Dichiarazioni che vanno in controtendenza rispetto a quelle di Heidi Weng, che aveva recentemente definito la 50 km una gara “da circuito Ski Classics” e non adatta alla Coppa del Mondo.

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