Nelle cronache sportive si parla quasi sempre di atleti che "ce l’hanno fatta", perché sono quelli più conosciuti al grande pubblico. Da questo circolo che si autoalimenta sfugge tutto quel mondo di sportivi che non riesce – per i più svariati motivi – a imporsi nei massimi circuiti. Il rischio è perdersi delle storie solo superficialmente minori, come quella di Leevi Mutru: per evitare di indebitarsi con lo sport, a soli 28 anni ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica. Domenica scorsa, a Lahti, ha disputato la sua ultima gara di Coppa del Mondo.
Il finlandese (decimo a Seefeld 2019 dal trampolino normale/10 km, due volte in top-10 di Coppa del Mondo ed elemento della squadra finlandese arrivata terza a Chaux-Neuve nel 2018), ha spiegato la sua decisione in un lungo messaggio sui social: «Ci sarebbero troppe incertezze riguardo al mio reddito e alla mia salute per continuare la mia carriera sportiva, per cui non la vedo più come un’opzione praticabile. Conciliare sport, studio, lavoro e vita familiare è un risultato rispettabile, ma anche due di questi ambiti sono sufficienti a riempire la vita di tutti i giorni. Anche il tempo è una delle ragioni che hanno portato alla decisione di smettere. Non c’è più tempo per un allenamento ottimale e, soprattutto, per il recupero, il che ha un impatto diretto sulla salute, sui risultati e, in ultima istanza, sulle finanze. Forse all’inizio non speravo che sarebbe finita così. Naturalmente anch’io sognavo il successo e allo stesso tempo vivevo il mio sogno. La realizzazione nello sport era parte del mio sogno. Senza i fattori di rischio sanitario e finanziario che sono diventati così grandi, probabilmente avrei continuato la mia carriera sportiva».
Il finlandese (decimo a Seefeld 2019 dal trampolino normale/10 km, due volte in top-10 di Coppa del Mondo ed elemento della squadra finlandese arrivata terza a Chaux-Neuve nel 2018), ha spiegato la sua decisione in un lungo messaggio sui social: «Ci sarebbero troppe incertezze riguardo al mio reddito e alla mia salute per continuare la mia carriera sportiva, per cui non la vedo più come un’opzione praticabile. Conciliare sport, studio, lavoro e vita familiare è un risultato rispettabile, ma anche due di questi ambiti sono sufficienti a riempire la vita di tutti i giorni. Anche il tempo è una delle ragioni che hanno portato alla decisione di smettere. Non c’è più tempo per un allenamento ottimale e, soprattutto, per il recupero, il che ha un impatto diretto sulla salute, sui risultati e, in ultima istanza, sulle finanze. Forse all’inizio non speravo che sarebbe finita così. Naturalmente anch’io sognavo il successo e allo stesso tempo vivevo il mio sogno. La realizzazione nello sport era parte del mio sogno. Senza i fattori di rischio sanitario e finanziario che sono diventati così grandi, probabilmente avrei continuato la mia carriera sportiva».
«Lo sport individuale è un’attività privata e le sue entrate dipendono in larga misura dal successo. È un rischio troppo grande quando si vive con una famiglia di quattro persone e si ha comunque un budget limitato. Ho deciso di non dedicarmi più allo sport per non indebitarmi», ha aggiunto a Iltalehti.
Il finlandese ha affermato che continuerà il suo percorso di studi (la sua passione è la matematica), già troppe volte messo da parte per concentrarsi sullo sport. Nel 2021, Mutru ha avuto un serio incidente in una sessione di allenamento a Lahti: in una caduta dal trampolino ha riportato un’emorragia cerebrale. Anche questo episodio ha alla lunga influito sulla sua decisione di fermarsi.
Il finlandese ha affermato che continuerà il suo percorso di studi (la sua passione è la matematica), già troppe volte messo da parte per concentrarsi sullo sport. Nel 2021, Mutru ha avuto un serio incidente in una sessione di allenamento a Lahti: in una caduta dal trampolino ha riportato un’emorragia cerebrale. Anche questo episodio ha alla lunga influito sulla sua decisione di fermarsi.
