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Biathlon

Biathlon – Anche i dettagli possono fare la differenza: Samuelsson sceglie la Business Class per volare negli USA

In occasione delle due tappe di Coppa del Mondo nel Nord America, tra Stati Uniti e Canada, l’International Biathlon Union (IBU) ha organizzato questo lunedì un volo charter verso lo Utah, dove si svolgerà il primo dei due fine settimana conclusivi della stagione, per il trasferimento di atleti, tecnici e team di supporto.
I posti in Business Class sono stati messi in vendita e quelli avanzati, del valore di circa 2500 Euro, sono stati distribuiti tra gli atleti in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo; molte federazioni hanno preferito risparmiare e non affrontare questa spesa mentre qualche atleta, in vista della lunga traversata, del fuso orario di 8 ore indietro rispetto all’Europa Centrale e l’altitudine di 1800 metri s.l.m di Soldier Hollow, ha preferito pagare di tasca propria il biglietto e assicurarsi un viaggio il più comodo e riposante possibile in business class anziché in economica. È il caso di Sebastian Samuelsson, che attualmente è 12esimo in Classifica Generale nella Coppa del Mondo maschile.
«Sì, in effetti ho acquistato un biglietto business qualche settimana fa. Per me è un po’ una questione di professionalità. Mi alleno tutta l’estate e l’autunno per fare il meglio possibile. Quindi devo investire un po’ per fare un buon viaggio, e credo che questo mi avvantaggerà» ha spiegato Samuelsson a NRK.
A differenza di quanto accaduto prima dei Campionati di Nove Mesto na Morave, quando la squadra svedese fece il viaggio verso la Repubblica Ceca con un aereo privato, questa scelta non ha provocato alcuna polemica; anzi, diversi e atleti ed ex atleti hanno applaudito la sua scelta.
«È molto intelligente e anch’io ci avrei investito» afferma Marte Olsbu Røiseland, che in queste ultime settimane di Coppa del Mondo sta collaborando con l’emittente norvegese.
La delegazione norvegese, del resto, secondo quanto fatto sapere dal DT Botnan, ha deciso di non acquistare i biglietti in maniera indipendente, confidando che ne rimanessero a sufficienza per accogliere i suoi miglior atleti, che soprattutto al maschile occupano le primissime posizioni della classifica. Ma Johannes Thignes Bø appoggia totalmente la scelta del rivale svedese il quale confessa ad NRK che avrebbe fatto la stessa cosa se non fosse stato in testa alla Coppa del Mondo o se tutti i posti fossero stati venduti.

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