La Vasaloppet, si sa, è la madre di tutte le granfondo e domenica scorsa ha celebrato i 100 anni, con il ‘sold out’ delle iscrizioni registrato con grande anticipo. I mitici 90 km in classico della gara svedese, stavolta sotto una leggera pioggia e con condizioni della neve non certo ottime, sono stati conquistati con determinante superiorità dal norvegese Torleif Syrstad (Team Lager 157) e da Emilie Fleten (NOR- Team Ramudden).
È la gara clou della stagione e tappa fondamentale di Ski Classics, appuntamento al quale non poteva certo mancare il Team Robinson Trentino che ha raccolto concreti risultati da parte degli atleti del Pro-Team, ma c’erano anche elementi del team Talent a fare ben sperare per il futuro.
Anche stavolta il team di Gianni Casadei, diretto da Bruno Debertolis, si è confermato miglior squadra italiana, con Dietmar Nöckler, atleta delle FFOO e del Team Robinson Trentino nelle lunghe distanze, costantemente nei 20 per gran parte della gara, poi ha concluso 24°, miglior italiano e primo non scandinavo. Migliore azzurra ancora una volta Michaela Patscheider, anche lei per oltre tre quarti di gara abbondantemente nelle prime 30, poi la fatica l’ha sopraffatta e si è piazzata 32.a. Il miglior risultato del team è quello dello svedese Gustav Eriksson, 21°, a cui si aggiungono il 27° di Patrick Fossum Kristoffersen e il 74° di Stefano Dal Magro.
Alla trasferta svedese non poteva mancare il presidente Gianni Casadei: “Per noi è stata una Vasaloppet epica perché al maschile abbiamo piazzato tre atleti nei primi 27. A parte i prestigiosi teams Lager 157, Ragde ed Eksjöhus, eravamo forse il team con più atleti nei primi 27, quindi abbiamo consolidato il decimo posto in classifica e abbiamo nel mirino il nono, speriamo che con l’apporto di Rosie Brennan nelle ultime tre gare si riesca a ripetere la prestazione dell’anno scorso. Ma bene tra le donne anche la bravissima Miki Patscheider che ha collezionato la 32esima posizione. Peccato per Tereza Hujerova che si è ritirata per problemi di stomaco. Ci riconfermiamo insomma largamente primo team italiano, ma di quello non stiamo neanche a discutere, noi abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo è comunque essere fra i migliori team ed essere possibilmente il miglior team non scandinavo. Siamo soddisfatti di Eriksson e sta tornando in forma anche Kristoffersen, che si sta riprendendo dopo un’estate e un autunno molto travagliati nei quali è stato lontano dagli allenamenti per più di due mesi, poi col Covid e quindi tutta una serie di problemi. Penso che ci potremo godere il Patrick della scorsa stagione nelle ultime gare a partire dalla prossima Birkebeiner. Un bravo a tutti veramente, anche ai tecnici, a Bruno che si è fatto un mazzo e a tutto lo staff”.
Bruno Debertolis ha poco da dire: “Ha detto tutto il presidente Casadei! A parte i risultati dei ragazzi, credo si meritino tutti un applauso per quello che è stato fatto come tutto il resto della stagione. Questa trasferta è stata lunga, due giorni di viaggio, test la sera, test di notte, test di giorno. Pioggia o non pioggia abbiamo messo a disposizione degli ottimi sci ai nostri atleti quindi un grazie a Sergio Piller, Loris Frasnelli, Mauro Debertolis e alla new entry come tecnica Caterina Piller.”
I due atleti altoatesini del Team Robinson Trentino hanno in comune il sorriso solare sempre sulle loro labbra. “Sono molto contento della mia gara – dice Didi -. All’inizio c’erano condizioni veramente difficili però sono riuscito a partire bene e a stare nel primo gruppo. Potevo contare su ottimi materiali ma facevo tanta fatica nelle salite dove si sprofondava con i bastoncini. Quello è un mio punto debole, sono proprio negato a spingere e infatti a circa 28 km dall’arrivo c’era qualche salita dove si sprofondava davvero tanto e là mi sono staccato, anche perché alla fine ero stanco e un po’ in calo, però sono riuscito a concluderla abbastanza bene, sono molto contento della mia prima Vasa”.
Applausi anche per Michaela: “Ho fatto la Vasa per la seconda volta, è andata bene, l’obiettivo era di fare meglio dell’anno scorso e in quello ci sono riuscita. Peccato non essere nelle prime 30 però comunque è andata bene. Sono contenta!”
“È stata una giornata molto lunga e faticosa, ma un grande risultato per me. Sono rimasto nel secondo gruppo per un bel po’, poi in finale sentivo un po’ la stanchezza. Spero di continuare per il resto della stagione rimanendo nella top20 anche nelle prossime gare”, ha detto Gustav Eriksson, 21°. E sorride, finalmente, anche Patrick Kristoffersen: “Sono molto soddisfatto della gara di oggi, ero nel gruppo e sono riuscito a rimanerci per un po’ fino alla grande salita, poi mi sentivo veramente stanco. Comunque sono molto felice perché penso che arrivare 27° alla Vasaloppet sia un buon risultato, e spero in bene per il resto della stagione”.
Fermo invece l’altro norvegese Gifstad per problemi alla schiena. In gara anche Stefano Dal Magro (74°): “Io sono molto soddisfatto della gara, ho colto il mio miglior risultato alla Vasa degli ultimi tre anni e le sensazioni in gara sono sempre state buone, a parte alla fine dove ho avuto un calo di energie e ho perso posizioni, però in generale sono molto contento. Gli sci erano velocissimi, ringrazio il team per i materiali. Adesso pensiamo alla prossima di Ski Classics”.
Ha partecipato alla Vasaloppet anche il portacolori del Team Talent Giacomo Ponti (106°): “Gara molto dura, all’inizio ho fatto molta fatica a stare col primo gruppo infatti l’ho perso da subito, però dopo il trentesimo chilometro ho iniziato a migliorare fino alla fine quando stavo un po’ meglio”. Da segnalare anche Thomas Rinner, altro atleta del Team Talent, 126°.
Insomma giornata da incorniciare col Team Robinson Trentino saldamente al 10° posto in Ski Classics. Ma lo scorso weekend le soddisfazioni non sono venute solo dalla Vasaloppet. In Svizzera la portacolori del Robinson Trentino Justina Kowalczyk si è piazzata seconda alla Engadin Frauenlauf, alle spalle della rientrante Therese Johaug e davanti a Seraina Boner, un podio stellare.
Granfondo – Scandinavi pigliattutto alla Vasaloppet ma i “Robinson Skiers” sono nella top10
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