Biathlon | 02 marzo 2024, 12:57

Biathlon - Mondiali Junior Otepaa: Staffetta femminile alla Germania. Italia in quarta posizione.

Photocredit: Osula|IBU

Photocredit: Osula|IBU

La Germania, con il quartetto composto da Alina Nussbicker, Julia Tannheimer, Julia Kink e Marlene Fichtner, conquista la Medaglia d'Oro nella Staffetta femminile dei Campionati Mondiali Junior, svolti ad Otepaa, Estonia.

Sul podio anche Norvegia, al secondo posto, e Francia, terza.

La staffetta italiana, con Ilaria Scattolo, Sara Scattolo, Linda Zingerle e Martina Trabucchi si piazza al quarto posto.

Gara che inizia subito nel segno di una propositiva Ilaria Scattolo, la quale si avvantaggia rispetto al resto del gruppo prima del primo poligono ed è abile a coprire tutti i 5 bersagli, uscendo in testa con 3 secondi di vantaggio su Jeannier, anche lei con lo zero. Al terzo posto la finlandese Leimano, rapida nell’utilizzare una ricarica. Attardate, invece, Norvegia e Germania, che pagano dall’Italia un distacco di 25 secondi.

Notevole secondo giro di Leimano, che rileva Jeannier e recupera 10 secondi su Scattolo, entrando al secondo poligono con un distacco di 7 secondi. Qui, Jeannier e Scattolo escono rispettivamente in prima e seconda posizione, dopo aver impiegato una ricarica, mentre Leinamo commette un vero disastro, mancando tutti i bersagli col caricatore (il più classico dei “Big Five”), ma riuscendo a limitare i giri di penalità a 2 con le ricariche. Risale così al terzo posto la Norvegia con Aaland, portandosi dietro Germania, Slovenia e Repubblica Ceca, che perderà contatto nel corso della tornata.

Ilaria Scattolo è in formissima: scavalca prontamente Jeannier e allunga, dando il cambio alla sorella Sara con 5 secondi di vantaggio sulla Francia. Dietro, prepotente azione di Aaland, che cambia insieme a Zorc (SLO). Pitzer (AUT) scavalca Nussbicker (GER) per il quinto posto, ma con un distacco dal podio virtuale di 20 secondi.

 Sara Scattolo e Bertrand (FRA), proseguono insieme, con Randby (NOR) e Vindisar (SLO) che mantengono sempre 20 secondi di distacco dalla testa. Chi prova a fare la voce grossa è la tedesca Julia Tannheimer, che dalla quinta posizione recupera 12 secondi sulle prime due, portandosi a 28 secondi di ritardo.

Sia Scattolo che Bertrand solo abili a trovare lo zero, ripartendo insieme, mentre sono più in difficoltà le inseguitrici, anche a causa di un aumento dell’intensità del vento, da sinistra a destra. Vindisar riparte in terza posizione ad oltre 30 secondi di distacco, mentre Tannheimer scavalca Randby, portandosi al quarto posto con 46 secondi di ritardo dal tandem di testa. Norvegia a quasi un minuto.

Nel quinto giro, Scattolo preferisce accodarsi a Bertrand, mentre Tannheimer accorcia il distacco di 9 secondi nei 900 metri seguenti al poligono. La francese arriva al secondo poligono con 5 secondi di vantaggio sull’azzurra ed è abile a trovare lo zero, allungando su Scattolo e Tannheimer, che si ritrovano insieme dopo il 5/5 della tedesca e due ricariche impiegate dall’italiana per coprire il bersaglio mancato col caricatore. Vindisar dista 21 secondi dalla terza posizione, mentre Randby paga 1 minuto e 15 secondi dalla testa.

Senza più il pensiero del poligono, Tannheimer si scatena e lascia sul posto Scattolo, come da previsione. La rimonta sulla testa è prepotente, poiché i secondi recuperati sulla francese Bertrand nella prima metà di giro (in cui ci sono due tratti di salita in cui si può fare la differenza) sono ben 18. Al cambio, la Francia riesce a conservare solo 6 secondi di vantaggio sulla Germania, mentre l’Italia recupera 7 secondi alla testa e cambia a 20 secondi di distacco, con Slovenia e Norvegia che sono insieme, 30 secondi più indietro dell’Italia.

Kink (GER), sull’onda di quanto anticipato da Tannheimer, parte subito molto forte, recuperando Henaff (FRA) e allungando nella seconda metà di giro. Linda Zingerle (ITA), pur perdendo sensibilmente dalla testa, riesce a difendere una ventina di secondi di margine sul duo composto da Slovenia e Norvegia, che insegue.

Kink ed Henaff utililzzano una ricarica, ma mantengono le posizioni dopo il primo poligono, ma è molto abile Linda Zingerle a trovare lo zero che le consente non solo di accorciare a 23 secondi il distacco dalla testa, ma anche di estendere il margine sulle inseguitrici, poiché Guro Femsteinevik (NOR) impiega anche lei una ricarica e non è particolarmente rapida nel coprire i bersagli, mentre Maric è costretta addirittura a girare, rischiando di perdere definitivamente il treno per le medaglie.

Kink, nella seconda tornata, cambia totalmente passo e distanzia tutte le altre atlete di oltre 20 secondi. Femsteinevik è quella che contiene meglio il disavanzo, avvicinandosi all’Italia. Il capolavoro della tedesca è completato nel poligono in piedi, in cui trova lo zero ed inizia l’ultimo suo giro con oltre 40 secondi di vantaggio sulla coppia Francia-Norvegia, con Henaff incorsa all’utilizzo di una ricarica. Purtroppo, Zingerle va in difficoltà nel tiro in piedi, incorrendo nel giro di penalità e scivolando al quarto posto. Il podio, al cambio, sarà distante oltre un minuto.

L’ultimo giro di Femsteinevik è veramente notevole: salta via Henaff e recupera qualche secondo anche su Kink, seppure la differenza si attesti nell’ordine dei 40 secondi. Nel finale di tornata, Kink appare leggermente in affanno, tanto che la Norvegia cambia a 28 secondi dalla Germania e rendendo ancora incerto l'esito di questa staffetta. Francia stabilmente in terza posizione con un minuto di vantaggio sull’Italia.

Nel primo giro dell’ultima frazione i distacchi restano sostanzialmente invariati, con Fichtner (GER) che passa indenne il tiro a terra. Brannare-Gran (NOR), invece, manca un bersaglio col caricatore e deve fare ricorso a due ricariche per coprirlo. Una ricarica in meno utilizzata, invece, dalla francese Siberchicot. Difficoltà per Martina Trabucchi, che manca 3 bersagli col caricatore (forse anche a causa di condizioni di vento non molto favorevoli), ma riesce ad evitare il giro di penalità con le ricariche. Il podio sfuma definitivamente anche per le azzurre; medaglie in ghiaccio per Germania, Norvegia e Francia, da capire in quale ordine.

Fichtner commette un errore nella serie in piedi, con forte vento da gestire, ma è prontamente riparato con la prima ricarica. La Germania può così gioire per la Medaglia d’Oro, poiché Brannare-Gran impiega due ricariche e non è una minaccia. Siberchicot trova lo zero, ma le posizioni restano invariate: Argento per la Norvegia, Bronzo per la Francia.

Martina Trabucchi è costretta a percorrere un giro di penalità nella serie in piedi, ma conserva il quarto posto per l’Italia, con oltre un minuto e venti secondi di vantaggio sull’Austria, quinta.

 

CLASSIFICA DELLA TOP 10

1) Germania (A. Nussbicker / J. Tannheimer / J. Kink / M. Fichtner) 1:16.46.7 (0+6)

2) Norvegia (A. Aaland / G. Randby / G. Femsteinevik / M. Brannare-Gran) +27.7 (0+11)

3) Francia (L. Jeannier/ F. Bertrand / C. Henaff / L. Siberchicot) +55.4 (0+4)

4) Italia (I. Scattolo / S. Scattolo / L. Zingerle / M. Trabucchi) +3:09.6 (2+12)

5) Austria (L. Pitzer / W. Anhaus / L. Wagner / A. Andexer) +4:17.4 (1+17)

6) Slovacchia (K. Markovinyova / S. Pacerova / A. Gargulakova / E. Kapustova) +4:49.5 (3+6)

7) Slovenia (K. Zorc / K.Vindisar / K. Maric / L. Repinc) +5:41.7 (4+17)

8) Ucraina (I. Shevchenko / V. Khvostenko / V. Sheihas / O. Horodna) +6:16.1 (0+8)

9) Repubblica Ceca (K. Pavlu / K. Gotvaldova / V. Novotna / L. Bartova) +6:31.0 (0+8)

10) Kazakistan (A. Kryukova / M. Geneva / M. Poldyayeva / X. Dolgopolova) +7:48.8 (0+7)

 

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Andrea Trozzi