Biathlon | 01 marzo 2024, 21:18

Biathlon - Ida Lien scende dalle montagne russe e si gode il suo primo podio: "Orgogliosa di me stessa"

Biathlon - Ida Lien scende dalle montagne russe e si gode il suo primo podio: "Orgogliosa di me stessa"

A Holmenkollen è stata una giornata di festa per la nazionale femminile della Norvegia, che tornata dal Mondiale di Nove Mesto piuttosto malconcia nel morale, è riuscita a risollevarsi alla prima gara di Coppa del Mondo, proprio nella pista di casa, in un’individuale femminile che oltre alla vittoria di Tandrevold, anche eccessivamente maltrattata dai media in occasione dell’evento iridato, ha visto pure il primo podio di Ida Lien in Coppa del Mondo.

La ventiseienne di Drammen ha concluso al terzo posto l’individuale, grazie a un’eccellente prestazione al poligono, proprio dove ha sempre fatto fatica.
Fissa la medaglia al collo e sorride, Lien, quando ci racconta la sua gara: «È difficile descrivere ciò che sto provando – afferma a Fondo Italia – questo risultato significa davvero tanto. Ai Mondiali non è stato semplice per me e per il resto della squadra, quindi il fatto che abbiamo fatto così bene, significa davvero tanto per noi».

Il modo migliore di riscattarsi dopo un Mondiale andato male. Ma come è arrivato questa improvvisa inversione di rotta? Lien non ha dubbi in merito: «Penso che ognuna di noi volesse fare davvero bene ai Mondiali, ma alla fine ci siamo caricate di tante aspettative e le cose sono andate male. Penso che ognuna di noi avesse bisogno di tornare a casa e staccare senza pensare al biathlon. È quello che abbiamo fatto. Siamo tornate a casa, godendoci il tempo con famiglia e amici, senza pensare troppo al biathlon. Allora, quando siamo arrivate qui, non vedevamo tutte l’ora di gareggiare nuovamente. Ciò ha reso possibile il risultato odierno».

Una stagione tutta in salita per Ida Lien, partita addirittura dalla Coppa di Norvegia dopo un autunno caratterizzato da numerosi problemi fisici: «Questa stagione è stata come andare sulle montagne russe. Ho avuto tanti problemi con la mia schiena in autunno e dopo ho preso anche il covid, prima di Sjusjøen. Non ero nella mia miglior forma alla vigilia della stagione. Così sono partita dalla Coppa di Norvegia e mi sono dovuta qualificare per l’IBU Cup. Una volta lì, sono riuscita a fare i risultati per tornare in Coppa del Mondo proprio ad Anterselva, ultima tappa prima del mondiale. Sono riuscita a guadagnarmi la qualificazione per Nove Mesto, che era un grande risultato se considero da dove ero partita, ma lì forse mi sono caricata di troppe aspettative e le cose non sono andate bene. Così essere in grado di tornare qui e fare di nuovo una bella gara è qualcosa di fantastico».

Ci guarda, sorride nuovamente, abbassa la testa e prende la medaglia ricevuta da pochi minuti, la fissa, poi alza lo sguardo e ce la mostra ridendo: «Sono davvero orgogliosa di me stessa, non mi aspettavo tutto questo (indica la medaglia, ndr), questo podio significa davvero tanto per me». Impossibile non essere davvero felici per lei.

Giorgio Capodaglio