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Biathlon – L’annuncio della Federazione Norvegese: “Oslo candidata ad ospitare i Mondiali nel 2028 o 2029!”

OSLO – Proprio nel giorno in cui, a causa della nebbia, per il secondo anno consecutivo a Oslo viene cancellata una competizione, che è stata rinviata a domani (12.30 le donne, 15.30 gli uomini), Norges Skiskytterforbund ha annunciato la candidatura di Oslo per ospitare il Mondiale di biathlon nel 2028 o 2029.
La notizia è stata diffusa attraverso una nota stampa. «Posso confermare che il consiglio comunale e il comune di Oslo sostengono, insieme all’Unione norvegese di biathlon, la candidatura ad ospitare i Mondiali e che siamo fiduciosi di essere la città ospitante dell’evento» ha affermato Anita Leirvik North, consigliere comunale per la cultura e l’industria del comune di Oslo.
L’assegnazione formale dei campionati per il 2028 e 2029 avrà luogo al Congresso IBU in programma a settembre di quest’anno.
Prima dell’assegnazione, l’IBU valuterà attentamente tutte le domande ricevute, prima che siano le federazioni a votare quale candidato desiderano come organizzatore dei Mondiali nel 2028 e 2029. Holmenkollen presenta una candidatura per entrambi gli anni.

«Il consiglio comunale vuole che Oslo sia una scelta naturale come città ospitante per i principali campionati internazionali ed eventi sportivi. Con i Mondiali di biathlon a Holmenkollen vogliamo mettere Oslo sulla mappa come capitale invernale e città sportiva» ha affermato Hallstein Bjerke, consigliere finanziario di Oslo.
Nel 2016, l’ultima volta che la Norvegia ha organizzato i Mondiali di biathlon, la società organizzatrice vendette 125.000 biglietti nell’arco di una settimana e mezza di gare. «Holmenkollen organizza ogni anno la Coppa del mondo di biathlon e noi siamo un organizzatore riconosciuto nel circo del biathlon. Che un grande paese membro come la Norvegia organizzi anche importanti campionati a intervalli regolari è auspicabile e previsto» ha affermato il segretario generale dell’Unione norvegese di biathlon, Morten Djupvik. Quest’ultimo ha aggiunto: «Ci preoccupiamo di valori come l’inclusione, la salute mentale e l’ambiente, oltre a quelli puramente sportivi, ovviamente. L’obiettivo è che il Campionato del Mondo diventi un evento che dimostri che lo sport ci unisce su questioni importanti e che sia un luogo sociale e positivo in cui i bambini e i giovani possono svilupparsi».

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