Biathlon | 28 febbraio 2024, 16:20

Biathlon - Beatrice Trabucchi e l'emozione della prima volta nella storica Holmenkollen: "Gareggiare qui è un sogno"

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

A distanza di un mese e mezzo, nel quale è ripartita dall’IBU Cup, vincendo il bronzo nella staffetta mista degli Europei di Brezno, e comportandosi molto bene nelle due sprint di Arber, Beatrice Trabucchi ritrova la Coppa del Mondo.

La valdostana del Centro Sportivo Esercito lo fa proprio a Holmenkollen, località storica dello sci nordico e del biathlon. Per questo motivo è una Trabucchi felice quella che incontriamo dopo il traguardo della storica pista norvegese.

«Essere qui è un sogno – ammette candidamente la valdostana – quando mi hanno detto che mi avrebbero convocata per la tappa di Holmenkollen mi sono subito sentita molto felice, perché questa è la patria dello sci nordico e del biathlon. Gareggiare qui è un sogno. Vi ero venuta qualche anno fa, in visita, quando disputammo gli Europei a Sjusjøen. Allora, mentre vedevo lo stadio, non pensavo che un giorno avrei gareggiato qui».  

Messa da parte l’emozione per l’esordio sulla pista di Holmenkollen, Trabucchi è tornata sull’ultimo periodo, che l’ha vista ripartire dall’IBU Cup: «Anche questo circuito aiuta a fare esperienza. Ho fatto anche delle gare buone e ciò è servito sicuramente a riprendere fiducia al tiro sui miei punti di forza, che a volte vengono a mancare».

La valdostana è consapevole che quella che è entrata nella sua ultima fase, è stata una stagione molto positiva per lei: «Mi rendo conto di essere migliorata. Ho esordito in Coppa del Mondo e fatto anche delle belle gare a dicembre, in particolare a Hochfilzen, prima di fare più fatica a gennaio. Anche essere qui con gente con più esperienza mi aiuterà sicuramente. In IBU Cup ho visto che il mio livello è cresciuto rispetto allo scorso anno. Inoltre l’IBU Cup ha anche un livello abbastanza alto, se considerate che le atlete che vincono lì poi fanno bene anche qui in Coppa del Mondo».

Al di là della bellezza dell’impianto norvegese, Trabucchi ha ammesso che sarà davvero una gara tosta la 15 km di domani: «La pista è durissima per le condizioni non invernali, con neve molto molle. Diciamo che il giro è già duro di suo, poi con questa neve lo sarà ancora di più. Cercheremo di fare del nostro meglio. Ora voglio godermi queste gare e mostrare ciò che so fare».

Giorgio Capodaglio