Partecipare ai Mondiali. Il sogno di tutti gli atleti che si misurano, a diversi livelli, non può che essere quello di prendere parte a quello che, insieme alle Olimpiadi, è il più prestigioso evento sportivo dello sci di fondo internazionale. Tanto meglio se poi quei Mondiali sono quelli di casa. Riuscirci però risulta difficile, soprattutto se sei un fondista norvegese e per ritagliarti spazio all’interno della foltissima squadra nazionale devi far fronte a una concorrenza senza fine. All’interno di questo quadro si inserisce Sigurd Elvebakk Herrera, fondista nato in Norvegia che tuttavia può godere di una scorciatoia che la sua situazione anagrafica gli serve su un piatto d’argento. Egli può infatti vantare una doppia nazionalità, come si evince facilmente dal cognome, conseguenza delle origini del padre, nato in Cile.
Per questo motivo, Herrera può scegliere di rappresentare il Cile e così ottenere qualche possibilità in più nella corsa a un posto al via dei prossimi Mondiali di Trondheim 2025. Non sarebbe la prima volta che una doppia nazionalità permette a un norvegese di ritagliarsi più spazio nello sci di fondo. Un esempio attuale è sicuramente quello di Thomas Maloney Westgaard, l’"irlandese di Norvegia", nato sull’isola di Leka ma da diversi anni in Coppa del Mondo con i colori dell’Irlanda, la patria della madre (QUI un nostro vecchio approfondimento su Westgaard). E quindi ora ne spunta un altro: il “cileno di Norvegia”, potremmo dire. Determinato a provare in qualche modo a strappare un pass per l’appuntamento di Trondheim.
Sigurd Herrera è uno specialista delle brevi distanze e si allena con in testa l’obiettivo di partecipare alla sprint dei Mondiali. Le possibilità per fare esperienza in gara però in Scandinavia sono poche, visto che il livello di Herrera non è abbastanza alto per poter pensare di accedere a una fase finale di gare nazionali. “Ad oggi ci sono circa 30 secondi di differenza tra me e Klæbo (non poco in una sprint, ndr), ma devo ridurre brutalmente il gap se voglio pensare di entrare tra i primi 30 in una sprint” svela Herrera a NRK. Per questa ragione, il cileno è alla ricerca di gare più alla sua portata, che gli permettano di fare esperienza e migliorarsi: “Devo trovare gare di sci nell’Europa dell’Est, in Cile e in America Latina dove la competizione è sufficientemente gestibile da poter arrivare così in alto in classifica”. Una sfida che oltre a rubare diverso tempo al fondista, che lavora in Norvegia come insegnante, costerà anche molto in termini di denaro per gli spostamenti e i viaggi internazionali. Ma Herrera è convinto e ci proverà: “Devo avere un po’ di fortuna e devo essere bravo. Ci sono molte cose che devono andare per il verso giusto, ma ora ci proverò. Almeno non potrò incolpare me stesso per non averci provato”.
Sci di fondo – Sigurd Elvebakk Herrera, il “cileno di Norvegia”: obiettivo Trondheim 2025 e… migliorare il gap con Klæbo
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