Biathlon | 26 febbraio 2024, 13:00

Biathlon - La rinascita di Fillon Maillet: "Il mio corpo era esaurito, ma ora sono tornato"

D. Yevenko

D. Yevenko

Tra i protagonisti dello splendido Mondiale francese di Nove Mesto non ci sono state solo le biatlete. Le ragazze sono state fenomenali, sì, ma al maschile il movimento francese ha goduto del ritorno ai vertici di Quentin Fillon Maillet. L'olimpionico di Pechino è tornato infatti a medaglia in un appuntamento importante grazie al bronzo nella mass start. Considerando poi il suo apporto nelle staffette (oro nella Mixed Relay e nella Single Mixed Relay, bronzo nella maschile), i Mondiali di "QFM" possono essere definiti molto positivi. E, possibilmente, la base per un rilancio anche in Coppa del Mondo, dove il podio manca dall'Inseguimento di Oslo-Holmenkollen del 18 marzo 2023. Anche perché Fillon Maillet sembra essersi ritrovato fisicamente e mentalmente.

Il francese ha spiegato come dopo la stagione 2021-2022 sia stato in estrema difficoltà: «Mi sentivo stanco dopo i Giochi Olimpici di Pechino, ma con il primo posto nella classifica di Coppa del Mondo a portata di mano ho deciso di continuare. Quando sono tornato a casa dopo gli impegni con gli sponsor, non avevo più energie. Ho preso un mese di vacanza e a metà aprile pensavo di tornare ad allenarmi, ma il mio corpo ha rifiutato la mia idea e mi sono ammalato tre volte. Anche in questo giugno mi sentivo molto stanco. Ho fatto dei controlli medici ed è emerso che il mio corpo fosse completamente esaurito. Dovevo riadattare drasticamente il mio regime di allenamento e nei quattro mesi successivi ho fatto solo allenamenti a bassa intensità, con più riposo. Se non lo avessi fatto, avrei dovuto stare fermo per un anno o più», queste le parole del francese al sito IBU.

«Il nostro corpo è come una batteria. Lo devi ricaricare per poterlo usare di nuovo. Per fortuna ho recuperato la mia massima energia in tempo per i Mondiali», ha proseguito. «L'inizio con i nuovi allenatori della nazionale (Simon Fourcade e Jean-Pierre Amat, nda) non è stato facile. Tutti abbiamo commesso degli errori. Per loro non è stato facile integrare il mio regime di allenamento ridotto nei piani del gruppo. Per fortuna, le cose hanno cominciato a funzionare giusto in tempo per iniziare a vincere medaglie a Nove Mesto. Adesso sento di aver trovato un nuovo equilibrio tra allenamento e recupero. Mi sono tornate l'energia e la precisione nel tiro iniziando ad ascoltare molto attentamente ciò che mi dice il mio corpo. Mangiare sano e riposare a sufficienza sono la base di tutto».

Valerio Barretta