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Biathlon – Colombo: “Sto molto meglio, tornerò in squadra in primavera. Spero che la Federazione non mi deluda”

Caroline Colombo sta facendo passi in avanti molto importanti, dopo che le è stata diagnosticata una neuropatia a stagione appena iniziata. La biatleta francese non è ancora guarita completamente, perché ha ancora un’infiammazione ai nervi, ma si può dire che la parte più dura del suo recupero sia stata superata.
«Sto molto meglio rispetto a novembre. L’infiammazione ai nervi è uno dei motivi per cui non ho rischiato di compromettere il resto della mia carriera tornando a fine stagione. Voglio davvero prendermi il tempo necessario per fare le cose per bene, in modo da tornare su una base solida», queste le sue parole ai colleghi di Nordic Magazine. «Ci vorrà del tempo e ora devo imparare a gestire i sintomi allenandomi. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà. Hanno stimato sei mesi dopo l’avvelenamento, quindi sono in via di guarigione».
I problemi di Colombo nacquero quando assunse alcuni antibiotici per curare un’infezione alle vie urinarie. Da quel momento (e siamo a novembre) ha riscontrato costantemente bruciore alle gambe («Come se dormissi in un formicaio»). Qualora l’ipotesi dei sei mesi dovesse essere confermata il rientro della francese dovrebbe avvenire a maggio: «Sono in contatto con Cyril Burdet (allenatore della squadra femminile, nda). So che tornerò nella squadra francese in primavera, ma non so in quale gruppo. La neuropatia è complicata perché i sintomi sono invisibili e difficili da gestire. Spero che la Federazione non mi deluda in primavera».

Colombo, che è stata a Nove Mesto senza naturalmente potervi partecipare da atleta, sa bene che – una volta rientrata – è attesa da una competizione spietata all’interno della nazionale, che ai Mondiali ha dominato il medagliere calando uno storico poker nella Sprint. Colombo, però, non è impaurita: «Ho già battuto queste ragazze, mi alleno con loro tutto l’anno e vedere il loro livello mi fa capire che non sono poi così lontana. Se riuscissi a tornare al mio livello, potrei fare grandi prestazioni ai Mondiali. E no, non mi ritiro: so di avere margini miglioramento e non posso pensare di fermarmi. Lo farei solo se sorgessero complicazioni mediche. Ma non vorrei chiudere la mia carriera così, ho ancora il fuoco dentro di me».
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