Non è un grande momento per coloro che hanno coperto la carica di presidente dell'IBU negli ultimi anni. Dopo i ben noti fatti di cronaca relativi all'ex numero uno del biathlon mondiale Anders Besseberg - per cui sono stati chiesti tre anni e sette mesi di carcere - anche l'attuale presidente Olle Dahlin finisce nel mirino della polizia. Lo svedese è infatti indagato dalla polizia austriaca per aver stipulato un accordo di sponsorizzazione con Infront (leader mondiale del marketing sportivo e della distribuzione dei diritti tv di eventi sportivi) simile a quello imputato a Besseberg. A riportarlo è stata la testata norvegese NRK.
Il sospetto è che l'accordo con Infront abbia permesso a Dahlin di ottenere un prezzo vantaggioso sulla pubblicità della Coppa del Mondo e del Mondiale di biathlon.
«La notizia è arrivata solo un paio di giorni fa. Ora sono andato in Austria e oggi incontrerò gli avvocati per avere maggiori informazioni e capire di cosa si tratta. Si tratta di un attacco troppo grave perché io possa fare speculazioni», questo il commento del presidente IBU ai connazionali di SVT. «Non ho dubbi che l'indagine austriaca accerterà la verità e dimostrerà che ho agito in modo corretto ed etico come presidente dell'IBU».
Al momento la posizione di Dahlin è comunque meno grave rispetto a quella di Besseberg, andato a processo con dieci capi di imputazione a suo carico, tra cui corruzione sotto forma di prostitute pagate dai russi, orologi, battute di caccia e leasing di auto.