Il 22 febbraio 1994 a Lillehammer si scrisse una pagina indelebile dello sport italiano. La staffetta 4x10km maschile composta da Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner vinse l’oro battendo in volata la Norvegia, davanti al suo pubblico e capitanata da uno dei più forti di sempre sugli sci stretti, Bjørn Dæhlie.
A trent’anni di distanza i quattro scudieri in compagnia dello staff tecnico e di chi raccontò quell’evento si sono riuniti nella sala convegni di Borgata Cima Sappada per ricordare l’impresa.
L’evento si è aperto con un video che ha riportato alla memoria il paesaggio invernale e incantato di Lillehammer, l’edizione per antonomasia dei Giochi Olimpici Invernali. L’arrivo sul palco dei quattro staffettisti è stato accompagnato da un caloroso applauso a testimoniare l’attaccamento ancora oggi verso questi personaggi del mondo del fondo.
Aneddoti, simpatici siparietti e passaggi inediti sono stati sviscerati nel corso dell’incontro, non solo dagli ex atleti, ma soprattutto da chi ha posto in primis le fondamenta del successo i tecnici Alessandro Vanoi e Dario D’Incal. Ampio spazio a chi quella mattina preparò sci eccezionali, l’esperto delle scioline Roberto Gal e lo skiman Stefano Vuerich.
In un contesto amichevole a testimoniare quei giorni si sono succeduti ospiti da tutti i campi: il fuoriclasse assoluto Alberto Tomba, il presidente del CONI Giovanni Malagò e una delle voci della Rai Franco Bragagna -a fare le veci di chi raccontò direttamente quegli attimi, Giacomo Santini-.
Tra i presenti in sala le medagliate olimpiche e mondiali Gabriella Paruzzi e Lisa Vittozzi, da poco tornata a casa dopo i mondiali di Nove Mesto. Oltre alla sappadina presenti in loco i vertici regionali di CONI e FISI e le autorità del Friuli-Venezia Giulia, provincia di Trento, Valle d’Aosta e del Veneto.
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