Nel pomeriggio di ieri, poco prima di riprendere gli allenamenti tre giorni dopo la conclusione dei Campionati del mondo di biathlon a Nove Mesto, Quentin Fillon-Maillet ha avuto un incontro con la stampa francese tramite videoconferenza. Nel corso della lunga intervista, il transalpino è tornato in primis all’incredibile spedizione francese in Repubblica Ceca, concentrandosi sulle sue quattro medaglie tra cui il podio conquistato durante la mass start.
«Se prima dei Mondiali mi avessero detto che sarei tornato a casa con quattro medaglie di cui due d’oro, avrei firmato subito. Poi, dal punto di vista sportivo, in alcune gare individuali poteva andare meglio. Nonostante tutto, questo rimane un risultato molto positivo perché ho ritrovato le mie capacità di tiro e un’ottima forma sugli sci. Tutto questo mi ha permesso di vivere il biathlon come mi piace e di essere soddisfatto di tutte gare, il che è molto importante! Le medaglie premiano tutto questo. Nel complesso è stato un Mondiale positivo anche se mi sarebbe piaciuto mettere in pratica nella prima settimana quanto realizzato nella seconda. Ho avuto delle esperienze davvero fantastiche stando in testa e divertendomi.»
Come riporta Nordic Magazine, il podio conquistato nella Mass è stato vissuto come una vera e propria liberazione visto che nessun atleta della squadra maschile francese non era ancora riuscita a salire sul podio in stagione in una gara individuale, pur avendolo accarezzato in diverse occasioni.
«Volevo fare bene, avevo il potenziale, ma era difficile riuscirci contro avversari forti. Man mano che la competizione andava avanti, sentivo di poter giocare davanti e, nella Mass Start, ho effettuato tiri rapidi e precisi che mi hanno permesso di conquistare questa medaglia.»
Infine per il 31enne è stato inevitabile fare un raffronto con i risultati della squadra femminile, assolutamente straripanti rispetto a quelli dei loro compagni di squadra.
«Ho ammirato la prestazione delle ragazze che hanno sbaragliato la concorrenza durante questi Mondiali. Ne ho approfittato anche io durante le staffetta disputate con Julia Simon, Justine Braisaz-Bouchet e Lou Jeanmonnot. Hanno fatto cose eccezionali, che ci hanno permesso di vincere due medaglie d’oro insieme. Il lato negativo è il confronto che a volte risulta pesante. Vediamo le ragazze gareggiare ad altissimi livelli mentre noi abbiamo un po’ più di difficoltà. A volte è doloroso, ma il biathlon è fatto di cicli.»
E Fillon Maillet è convinto che, una volta toccato il fondo, la squadra maschile è ora pronta a risalire, poco a poco. Per questo motivo, per il finale di stagione, anche se ormai la Sfera di Cristallo e i piccoli globi di specialità sono troppo lontani, mira a continuare su questa strada e provare a battere i francesi nelle ultime tre tappe rimaste.