Se è vero che tutte le cose migliori sono destinate a finire, la conclusione dei Mondiali di biathlon di Nove Mesto ne è la riconferma. L’Italia può sicuramente gioire all’indomani della chiusura del sipario sulla rassegna iridata in Repubblica Ceca. Una lunga manifestazione, che per gli azzurri è stata un saliscendi di emozioni, ma che facendo un bilancio complessivo risulta sicuramente positiva in termini di risultati raccolti. Certo, la Norvegia è imprendibile e la Francia fa un altro sport, ma l’Italia è lì e fa la voce grossa in mezzo alle altre grandi nazioni del biathlon.
Guardando il medagliere, subito si nota un aspetto che alla vigilia della manifestazione qualcuno già prevedeva, ma che sicuramente sarebbe stato molto azzardato dare per scontato: la vittoria della Francia ai danni della Norvegia. Era questo il vero confronto, il testa a testa che per tutti i Mondiali si è trascinato a colpi di medaglie, fino ad arrivare a un epilogo favorevole ai transalpini. La Francia, con 6 ori complessivi, tiene a distanza la Norvegia che può sfoggiarne “solo” 4, avendo fallito la conquista della vittoria nei format dove forse si aspettava un dominio più massiccio, ovvero nelle staffette. Entrambe le nazioni ha combattuto riponendo l’arma in mano ai propri settori più competitivi. La Francia con un dominio incontrastato al femminile – incorniciato da quello storico poker nella sprint –, mentre la Norvegia con lo strapotere del settore maschile, per il quale è emblematico il pokerissimo dell’inseguimento. Ma la Francia ha avuto qualcosa di più nelle gare che combinavano uomini e donne, ovvero nella staffetta mista e nella Single Mixed. A fare la differenza, dunque, è stato il settore maschile della Francia, con un Quentin Fillon-Maillet in grande spolvero, protagonista di due ori nelle miste e – per finire in bellezza – di due bronzi nella staffetta maschile e nella mass start. Dall’altra parte, è venuto invece a mancare il comparto femminile della Norvegia, che scrive zero nella casella medaglie individuali.
All’interno di questa lotta tra Scandinavia e Alpi, si inserisce un’ottima Italia, a dare manforte a quella che ha a tutti gli effetti il sapore di una “vittoria alpina”. Il podio del medagliere è infatti per la maggioranza occupato da nazioni che giacciono sulla catena alpina, a scapito di chi – come la Svezia – deve arrendersi al quarto posto, appena ai piedi del podio. Sul terzo posto dell’Italia in questa speciale classifica, il nome marchiato a caratteri cubitali è quello di Lisa Vittozzi, vera e propria mattatrice della rassegna iridata di Nove Mesto. Delle quattro medaglie raccolte dagli azzurri, quattro portano la firma di Vittozzi, che condivide la gioia dell’argento nella Single Mixed anche con un Tommaso Giacomel in crescita nel finale dei Mondiali. Le altre medaglie sono poi il fantastico oro nell’individuale, l’argento in rimonta nell’inseguimento e – ultimo solo in ordine cronologico – l’argento nella mass start.
Completano il medagliere la Svezia con 3 medaglie, la Germania con 3 medaglie e la Lettonia di Rastorgujevs con lo storico argento raccolto nella mass start conclusiva. Con attenzione ai singoli, al maschile si prende il titolo di “più medagliato” Johannes Bø con 7 riconoscimenti (3 ori, 3 argenti, 1 bronzo), mentre al femminile prende il largo Julia Simon con 4 ori e 1 bronzo.
IL MEDAGLIERE DEI MONDIALI DI NOVE MESTO 2024
1) FRANCIA – 6 ori (staffetta mista, sprint donne, inseguimento donne, single mixed, staffetta donne, mass start donne), 1 argento (sprint donne), 6 bronzi (sprint donne, inseguimento donne, individuale donne, staffetta uomini, mass start donne, mass start uomini). TOT. 13 MEDAGLIE
2) NORVEGIA – 4 ori (sprint uomini, inseguimento uomini, individuale uomini, mass start uomini), 5 argenti (staffetta mista, sprint uomini, inseguimento uomini, individuale uomini, staffetta maschile), 3 bronzi (sprint uomini, inseguimento uomini, single mixed). TOT. 12 MEDAGLIE
3) ITALIA – 1 oro (individuale donne), 3 argenti (inseguimento donne, single mixed, mass start donne), 0 bronzi. TOT. 4 MEDAGLIE
4) SVEZIA – 1 oro (staffetta uomini), 1 argento (staffetta donne), 1 bronzo (staffetta mista). TOT. 3 MEDAGLIE
5) GERMANIA – 0 ori, 1 argento (individuale donne), 2 bronzi (individuale uomini, staffetta donne). TOT. 3 MEDAGLIE
6) LETTONIA – 0 ori, 1 argento (mass start uomini), 0 bronzi. TOT. 1 MEDAGLIA