Biathlon | 17 febbraio 2024, 20:00

Biathlon - Lukas Hofer alla vigilia della mass start: "Domani sparando bene si può fare top ten. Il futuro? Lo deciderò ad aprile"

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

Ha ricevuto il cambio in una situazione di classifica complicata, ma Lukas Hofer è stato bravo a recuperare diverse posizioni, dando il via a una buona rimonta azzurra.
In mixed zone, Lukas Hofer è molto sereno al termine della staffetta maschile.

«In queste situazioni – ha affermato il carabiniere azzurro – da una parte, magari, puoi anche pensare di risparmiare energie per la mass start, ma dall’altra, quando sei lì in gara, soprattutto se di squadra, c’è sempre lo spirito combattivo. Alla fine non ho fatto una gara perfetta, ma dentro la media. Adesso vediamo quante energie mi sono rimaste per domani».

Hofer sarà infatti al via della mass start: «Vedremo cosa avrò ancora dentro – sorride l’azzurro – da qualche giorno, sono un po’ limitato, quindi devo cercare le ultime energie per chiudere ancora bene. Domani sarà fondamentale sparare bene, soprattutto all’inizio, poi può succedere di tutto, perché in pista sarà dura, una bella lotta.
Se riesco a fare un bel tiro, anche un top dieci potrebbe essere un bel risultato. Non devo andare qui a dire che posso ottenere la medaglia. Dobbiamo restare realisti e pensare solo a fare il lavoro nel modo giusto per poi vedere cosa succede».

Come per Dorothea Wierer, anche il futuro di Lukas Hofer è ancora in sospeso e molti si chiedono se quella di domani sarà la sua ultima gara iridata: «Sinceramente, al momento nemmeno ci sto pensando al futuro. Decido ad aprile. Dipende da tante cose, vedremo come evolveranno e poi farò la mia scelta. Non entro nei particolari. È una situazione diversa rispetto allo scorso anno, quando il dubbio era legato al mio fisico, perché non sapevo se avrebbe retto o meno, ma io non volevo chiudere la mia carriera da infortunato.
Vedremo ad aprile. Sono contento di aver proseguito quest’anno, perché ho mostrato di esserci ancora, pure non potendomi aspettare chissà cosa, visto che ho fatto un’estate intera di bici, anche se non ha fatto male. Ero consapevole di cosa avrei potuto fare. Ci sono ancora tre tappe da disputare e poi vedremo. Certamente, fisico permettendo, se ad aprile decidessi di proseguire, vuol dire che punterei alle Olimpiadi del 2026».

Alla fine, Hofer ha commentato anche la vittoria della squadra svedese, con la quale si è allenato negli ultimi due anni. «Prima della gara, quello lì (indica Samuelsson, ndr) mi ha detto che avrebbero vinto l’oro. Lo dice praticamente ogni volta, ma oggi aveva una maggiore fiducia, lo si vedeva dai suoi occhi. Poi si, gliel’hanno regalata i norvegesi (ride, ndr), ma sono molto contento perché so come lavora tutta la squadra e sono felice per loro. Inoltre, visto che stavano facendo un po’ di fatica, prima di oggi c’era tantissima pressione sul team. Sono felice per loro».

Giorgio Capodaglio