Biathlon - 15 febbraio 2024, 21:00

Biathlon - Lisa Vittozzi a Fondo Italia: "Sentivo un'energia tale che mi sono detta: vai e vinci questa volata. Mi auguro che questa medaglia dia tanta fiducia a Tommy"

Foto credit: Dmytro Yevenko

È sono tre. Lisa Vittozzi si gode un’altra medaglia al Mondiale di Nove Mesto, l’undicesima della sua splendida carriera. La sappadina è stata praticamente perfetta, ha disputato i primi due giri a tutta per chiudere il gap con la zona podio, sparando anche perfettamente, per poi gestirsi e non commettere errori, utilizzando una sola ricarica.
Nell’ultimo giro, uscita seconda dal poligono, ha lottato con Tandrevold per l’argento e, come accaduto già a Ruhpolding, si è presa di forza la volata finale, vincendo l’argento in coppia con Tommaso Giacomel.

“Lisaaaaa” si sente urlare da vari punti oltre le transenne, mentre la intervistiamo in mixed zone. Lei saluta e sorride ai tanti fans, dalle tifose ucraine con la bandiera italiana e la scritta "Forza Lisa", ai tifosi cechi che la supportano, fino al francese vestito da gallo, così come tutto il numeroso gruppo di tifosi di Jeanmonnot, che anziché esultare per la vittoria della Francia, è lì a urlare di continuo a Lisa, con un cartello che è una dichiarazione d’amore.
Vittozzi si guarda attorno, è consapevole che tra pochi giorni riceverà l’abbraccio della sua gente, che la aspetta a Sappada per fare festa, e intanto si gode anche questo amore crescente del pubblico internazionale.

L’azzurra racconta quindi la sua gara a Fondo Italia: «È partita un po’ in salita, sono andata fuori giri sugli sci all’inizio per tornare sotto, poi ero veramente affaticata e ho cercato di recuperare bene le energie. Tommy (Giacomel, ndr) ha fatto veramente una bella seconda parte di gara e quando mi ha dato il cambio, mi sono detta di gestire come solo io so fare, senza esagerare al poligono, magari per volere troppo.
L’ultimo giro è stato molto divertente, perché ho giocato un po’ di strategia, sono andata molto piano all’inizio, fino in cima alla salita, ho visto che Tandrevold mi ha sorpassato in discesa e ha preso qualche metro, ma non so perché avevo un’energia tale, che mi sono detta, vai e vinci questa volata. Siamo alla seconda, dopo Ruhpolding. È stata una bella gara, veramente tosta».


Uno spettacolo la gara, dove molte squadre hanno messo in pista il meglio: «È stata una gara di altissimo livello. In questo format non puoi permetterti tanti errori, anche perché su 1,5 km non puoi fare tanta differenza sugli sci. Quindi era importante sparare bene e alla fine siamo stati bravi».

Scherzando, sullo sponsor in comune (Pastificio Felicetti, ndr) che ha con Giacomel, Vittozzi ha sottolineato che per festeggiare faranno un pasta party, per poi concentrarsi sul suo compagno di squadra, con il quale ha già vinto tre delle undici medaglie iridate in carriera: «Tommaso è stato bravo, si merita questa medaglia. Fin qui non era stato un Mondiale semplice per lui e so cosa vuol dire non essere soddisfatti delle proprie gare, quando non pensarci è difficile. Spero che questa medaglia possa fargli tornare più fiducia, perché le medaglie fanno bene al morale. La “cazzimma”, beh quella ce l’ha sempre».

Giorgio Capodaglio