Richard Jouve ha sfiorato l’impresa nella sprint in classico di Coppa del Mondo a Canmore, dove per qualche istante ha creduto di poter batter Johannes Høsflot Klæbo, proprio come avvenuto l’anno scorso a Les Rousses. In quell’occasione il francese sorprese tutti riuscendo a bruciare il fenomeno norvegese nella volata finale, un’impresa riuscita a pochi nelle sprint. Eppure nella finalissima della gara di Canmore andata in onda ieri sera, c’è stata per un attimo la percezione che Jouve potesse ripetere la volata di Les Rousses e soprattutto ripetere quello che Pål Golberg aveva fatto nella mass start in classico due giorni prima, relegando Klæbo in seconda piazza. Una percezione che lo stesso Klæbo ha confermato ai microfoni della FIS a fine gara: “Quando ho visto gli sci di Richard alla mia sinistra ho pensato: Oh no, non di nuovo”. Un fantasma che però il norvegese ha allontanato con una volata degna del suo nome. Dalla sua parte, Jouve rimane tuttavia ottimista e soddisfatto della propria prestazione. Intervistato da Nordic Magazine, il francese ha infatti espresso le proprie opinioni e emozioni riguardo alla gara.
Con riferimento alle sensazioni avute in pista, il transalpino si rallegra per aver scacciato i malanni che lo avevano colpito all’inizio della stagione: “Sono arrivato qui un po' malato. Ho avuto difficoltà a inserire la marcia, ma oggi mi sentivo abbastanza bene. Avevo uno stato d'animo leggermente diverso rispetto alle altre gare che ho fatto. È stata una bella gara, quindi è davvero fantastico! È stata una giornata molto bella. Era da molto tempo che non provavo una sensazione così bella. Dopo essere stato male a dicembre, ero già tornato ma non ero ancora in gran forma. In qualifica il gap era tale che non sapevamo davvero cosa aspettarci dopo. Inoltre non sapevamo quali sarebbero state le condizioni […]. Come al solito i tecnici hanno fatto un ottimo lavoro. È stato fantastico”.
Il francese si sofferma poi sulle condizioni del tracciato e l’insolito percorso che si è distinto da quelli a cui ci aveva abituati la Coppa del Mondo: “Per me non è una pista straordinaria. Abbiamo già visto nella sprint a skating che serviva molta tattica in discesa. Ciò non crea belle immagini per il nostro sport. Questo può sembrare lungo al pubblico così come a noi. Non è sempre molto piacevole. La pista askating non mi piaceva molto e anche per questo, credo, non ero molto a mio agio. Oggi, fortunatamente, è stato un po’ diverso, era più sciabile. Poi ho fatto un buon finale quindi penso che sia per questo che ho fatto meglio”.
Interrogato infine sulla possibilità di battere Klæbo in volata, il francese aggiunge: “Ci ho creduto all'inizio del rettilineo, potevo farcela. Poi, lui resta il migliore. Se esiti solo per un secondo, lui ne approfitta. Da parte mia ho perso un po’ l’equilibrio e questo è imperdonabile. Ma sono comunque contento del mio risultato”.