Una gara che si può definire solo “imperante” quella messa in atto oggi da Johannes Thingnes Boe, che ha bissato il successo dello scorso anno nell'Individuale ad Oberhof, con una prestazione in realtà molto simile in termini di superiorità sugli sci messa in campo. Certamente la combinazione tra condizioni della pista e il pettorale pescato lo hanno aiutato, ma il norvegese ha comunque messo in campo qualcosa in più rispetto agli avversari nel momento in cui la pista è andata via via cedendo e rallentando. Intervistato prima del termine della gara da Eurosport, ha spiegato qual è secondo lui il segreto di questo successo.
«È fantastico! In un Mondiale è importante sparare bene, sciare veloce ed essere in un’ottima forma mentale. Insieme a mio fratello oggi abbiamo mostrato al mondo una lezione di biathlon di alto livello, una vera e propria masterclass.»
Quando l’inviato gli chiede com’è possibile che nessuno sia in grado di rivaleggiare con lui, mette sul tavolo una sintesi perfetta della stagione in campo maschile.
«In generale in questa stagione i francesi non sono stati al meglio, sono l’ombra di sé stessi al momento e li stiamo aspettando, sono sicuro che il loro momento verrà, magari già sabato in staffetta. I nostri rivali principali in questa stagione li abbiamo avuti all’interno della nostra stessa squadra e quando eravamo in condizioni più fredde la Germania, che oggi è anche sul podio»
E chissà che, tra coloro che celebreranno la sua vittoria, questa sera non ci sia anche qualche altro atleta norvegese abituato a fare acrobazie in un altro tipo di campo di gara: Erling Braut Haaland.
«Ah non so se segue il biathlon, forse da bambino, quando aveva 10 anni … ma ora non ha certo tempo per questo “piccolo” sport»