Biathlon | 13 febbraio 2024, 14:00

Biathlon - Elia Zeni pronto all'esordio al Mondiale di Nove Mesto: "Fisicamente sto bene, ma non nella forma di un mese fa. Non mi pongo aspettative, ma voglio sparare bene"

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

Arriva il momento di Elia Zeni. Il giovane trentino, classe 2001 si prepara a fare il suo esordio nel Mondiale di Nove Mesto, dopo essere rimasto ai box nelle prime gare. Uno stop obbligato, in quanto il finanziere azzurro doveva recuperare condizione, dopo essersi ammalato proprio nel periodo di preparazione all'evento iridato.

Zeni ci raggiunge prima dell'allenamento mattutino maschile, alla vigilia dell'individuale, con il sorriso e la tranquillità di chi non sente nemmeno la tensione per la sua prima a Nove Mesto. Ovviamente la prima cosa che gli chiediamo è un aggiornamento sulla sua condizione: «Certamente mi è dispiaciuto ammalarmi proprio alla vigilia del Mondiale, anche perché sono stato attento per tutta la stagione e mi è accaduto proprio nel momento clou. Non posso rimproverarmi nulla. Ora fisicamente sto abbastanza bene, ma non nella condizione di un mese fa. In un'individuale punto a concentrarmi bene sul tiro e si può tirare fuori una discreta gara. In questi giorni abbiamo fatto dei test, la neve è tosta e quindi è anche difficile dire qual è la condizione, non avendo confronto diretto con altri atleti. Sabato abbiamo fatto un piccolo test con gli atleti delle altre nazioni esclusi dalla sprint. È andato secondo le previsioni. Alla fine non sono nella forma di un mese fa, ma nemmeno così lontano».

Il finanziere trentino non si pone obiettivi di risultati per l'individuale: «L'obiettivo è fare quattro zeri, poi la posizione non mi interessa nemmeno più di tanto, poi quel che viene, viene. Insomma, il mio obiettivo è il tiro e spero di raggiungerlo».

Dover guardare le gare iridate da fuori non è mai semplice, ma Zeni non l'ha vissuta male: «È stato particolare, perché non avendo nemmeno fatto la preparazione pre mondiale, mi ha fatto proprio l'impressione di essere in un raduno (ride, ndr). Alla fine ero qui, facevo allenamento, non avevo nemmeno la pressione addosso. Da un certo punto di vista l'ho anche vissuta bene. Adesso si inizia con le gare».
A proposito dell'esordio nel Mondiale di Nove Mesto, l'azzurro ammette: «Non sono nemmeno agitato perché non ho grosse aspettative. Insomma, alla fine non ho l'obiettivo e la pressione di dover vincere una medaglia nell'individuale, quindi alla fine è come se disputassi una gara di Coppa del Mondo e si continua sulla strada che abbiamo sempre percorso. Per me è una gara come un'altra».

Il discorso sarebbe ovviamente diverso se Zeni venisse scelto per la staffetta. Ma questa è un'altra storia.

Giorgio Capodaglio