La grande giornata della Norvegia a Canmore ha avuto come protagonista Pål Golberg, capace in Canada di battere allo sprint Johannes Klæbo e di conquistare la seconda vittoria in stagione nella 20 km a classico.
Dopo aver ottenuto un deludente 28esimo posto nella 15 km a skating che ha aperto il programma canadese, ieri Golberg ha avuto il merito di risollevarsi anzitutto psicologicamente: «Ero un po’ insicuro dopo venerdì, è stata una giornata terribile per me, ma qui mi sono ripreso», queste le parole a Viaplay dopo la vittoria.
«È stato un flashback di un anno fa, a Planica (si riferisce alla 50 km dei Mondiali 2023, nda). Sono stato il primo a riuscire a battere Klæbo in volata nella mass start, e sono ancora l’unico: ora ci sono riuscito due volte (teoricamente ci sarebbe anche la 15 km TL di Falun 2021, dove però Alexander Bolshunov gestì il rientro di JHK, nda). È stato molto divertente. Le mass start sono sempre emozionanti. Non sai mai cosa succederà, quindi il mio piano è quello di stare davanti. In gara mi sentivo davvero bene, ero pronto per qualsiasi cosa sarebbe successa, e quando Jens Burman ha cercato di scappare al quarto giro, sono stato io a tentare di prenderlo», ha continuato ai canali FIS. «Credo che se avessimo continuato a sciare a quella velocità saremmo rimasti in tre o quattro alla fine. Ma nel quinto giro il ritmo si è abbassato e ci siamo accontentati di stare davanti».
Dopo aver ottenuto un deludente 28esimo posto nella 15 km a skating che ha aperto il programma canadese, ieri Golberg ha avuto il merito di risollevarsi anzitutto psicologicamente: «Ero un po’ insicuro dopo venerdì, è stata una giornata terribile per me, ma qui mi sono ripreso», queste le parole a Viaplay dopo la vittoria.
«È stato un flashback di un anno fa, a Planica (si riferisce alla 50 km dei Mondiali 2023, nda). Sono stato il primo a riuscire a battere Klæbo in volata nella mass start, e sono ancora l’unico: ora ci sono riuscito due volte (teoricamente ci sarebbe anche la 15 km TL di Falun 2021, dove però Alexander Bolshunov gestì il rientro di JHK, nda). È stato molto divertente. Le mass start sono sempre emozionanti. Non sai mai cosa succederà, quindi il mio piano è quello di stare davanti. In gara mi sentivo davvero bene, ero pronto per qualsiasi cosa sarebbe successa, e quando Jens Burman ha cercato di scappare al quarto giro, sono stato io a tentare di prenderlo», ha continuato ai canali FIS. «Credo che se avessimo continuato a sciare a quella velocità saremmo rimasti in tre o quattro alla fine. Ma nel quinto giro il ritmo si è abbassato e ci siamo accontentati di stare davanti».