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Biathlon – Mondiali, il dt Klaus Höllrigl: “La medaglia di Vittozzi ci ha tolto un po’ di pressione. Mi tolgo il cappello davanti a lei per ciò che sta facendo”

NOVE MESTO – Al termine della prima settimana, Klaus Höllrigl ha tracciato un primo bilancio su quanto fatto dalla squadra azzurra, che ha chiuso con lo splendido argento di Lisa Vittozzi nell’inseguimento, in una giornata che ha visto anche una grande prestazione da parte di Lukas Hofer. In casa Italia ci sono tanti sorrisi, anche da parte di uno staff tecnico che ha lavorato molto bene per recuperare il gap iniziale e vi è riuscito. A far piacere al direttore tecnico azzurro è anche quella compattezza di gruppo che si è vista, atleti, allenatori e tecnici, tutti uniti verso un unico obiettivo.

Buon pomeriggio Höllrigl. Il Mondiale è iniziato con qualche difficoltà, ma si è chiuso con una domenica che vi ha regalato grandi soddisfazioni.

«Diciamo che i Mondiali sono iniziati con una giornata molto negativa, di quelle che possono accadere nel biathlon. Dovevamo digerirla e metterla da parte. Venerdì e sabato abbiamo visto due gare di buon livello da parte dei nostri atleti, nelle quali ci era mancato il podio, ma avevamo visto molti nostri atleti fare un bel biathlon. Domenica è stato poi importante ottenere questo podio, perché tutti si aspettano da noi non solo piazzamenti tra i top ten, ma anche dei podi. Con questo argento di Vittozzi, si toglie un po’ di pressione alla squadra, fa bene a tutti gli atleti squadra e lo staff tecnico».

Ha allenato Lisa Vittozzi in passato, le è stato vicino in un momento difficile della sua carriera. Quanto è orgoglioso di come è uscita dalle difficoltà e di ciò che sta facendo?

«Sono molto orgoglioso di Lisa, perché la conosco abbastanza bene. Quella di oggi è la sua medaglia, solo sua, se l’è proprio cercata. Già da come era partita, ho capito che la voleva a tutti i costi, era scesa in pista proprio con la testa giusta e ha tenuto altrissima la concentrazione per prendersela. Mi tolgo il cappello di fronte a Lisa, perché ciò che ha fatto vedere domenica e in questo ultimo anno è davvero tanta roba. Uscire da quel buco nero in cui era finita non era facilissimo. Vorrei anche sottolineare che dietro ogni successo c’è tanto lavoro di squadra, ma la medaglia è sua».

Una cosa che mi ha fatto molto piacere è stata constatare l’unità del gruppo. A festeggiare Lisa sul podio, vi erano Wierer, Comola e Carrara, tutto lo staff tecnico, con sorrisi veri. Si nota che la squadra è compatta.

«Solo così vinci. Se la squadra non è compatta non vai da nessuna parte. In un Mondiale dove la pressione è abbastanza alta, o hai una squadra compatta oppure fai fatica».

Che impressioni ha avuto dagli atleti più esperti, Wierer e Hofer?

«Doro era difficile da giudicare in staffetta, visto dove ci trovavamo, ma nella sprint ha fatto una grande bella gara, soprattutto se teniamo conto da dove arriva. Nell’inseguimento, lei ha commesso qualche errore di troppo al poligono, ma è in crescita e mi aspetto ancora qualcosa di importante da lei ai Mondiali.
Luki è partito con una buona sprint, poi nell’inseguimento ha fatto una grande gara. Anche lui è in crescendo di condizione e sta sparando bene. Penso che con questi due atleti ci possiamo divertire».

Cosa si aspetta dalla seconda settimana?

«Adesso abbiamo rotto il ghiaccio e arrivano delle gare nelle quali possiamo fare bene. Dall’altra parte, come dico all’inizio, il Mondiale è storia a sé,  basta una giornata storta, un giorno in cui non sei in condizione o al poligono fai fatica ed esci a mani vuote. Dall’altra parte, però, adesso abbiamo il morale alto, un bel gruppo, e sono convinto che possiamo fare bene nella seconda settimana».

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