Dopo una sprint dominata, Julia Simon conquista con altrettanta superiorità l’Inseguimento mondiale. In una Nove Mesto bagnata dalla pioggia, è stata in pieno controllo per tutta la gara, accumulando vantaggio sulle inseguitrici grazie ai suoi poligoni veloci e precisi. Un solo errore ha separato la francese dalla gara perfetta, che con questo successo ha raggiunto quota tre ori su tre gare disputate e si candida già alla terza giornata dei Mondiali l’MVP della competizione iridata.
Ai microfoni dell'IBU, che l’ha intervistata poco prima della cerimonia di premiazione, ha raccontato le sue emozioni e ripercorso la gara di questo primo pomeriggio in Repubblica Ceca.
«Penso di essere in un sogno in questo momento, è pazzesco! Ero molto agitata prima della gara, ma lo si è sempre, ma questa volta di più, un misto tra stress ed elettricità anche perché era la prima volta in cui vincevo una sprint con una pursuit a seguire, è la prima volta che parto davanti in un inseguimento quindi è stata una grande sfida. Sono molto felice , ero concentrata su me stessa, sapevo che Justine (Braisaz-Bouchet, ndr) sarebbe stata molto veloce sugli sci e che io non lo sono altrettanto ed ero conscia di dover sparare velocemente non sciando troppo velocemente all’inizio per preservare energie in caso ce ne fosse stato bisogno nell’ultimo giro. Penso di aver fatto una delle migliori gare della mia vita ancora una volta, ed è incredibile riuscire a farla ai Mondiali»
Quando è arrivata a giocarsi la vittoria nell’ultimo poligono aveva in realtà un margine così ampio che le sarebbe stato possibile concedersi un errore e rimanere in testa, ma questi non sono calcoli da fare per una campionessa di quel livello.
«Mi sono detta “sei davanti, hai un minuto di margine” ma ho comunque cercato di mantenere alta la concentrazione per evitare l’errore perché anche se il distacco era ampio non volevo commetterne»