Dal Canada arrivano brutte notizie per lo sci di fondo italiano. A seguito di una caduta, avvenuta nel corso della riconognizione sulla pista della sprint che si disputerà sabato a Canmore, Simone Mocellini ha subito un nuovo infortunio.
Rientrato soltanto a gennaio, a seguito della rottura dello scafoide della mano sinistra, avvenuta lo scorso ottobre durante un raduno a Ramsau, Mocellini si apprestava ad affrontare la trasferta americana con l’obiettivo di ritrovare la miglior condizione, sfruttando ben tre sprint. Ora, invece, per il trentino potrebbe palesarsi un lungo stop.
LA FISI, uscita poco fa con un comunicato, riporta quanto segue:
"La sfortuna si accanisce un’altra volta su Simone Mocellini, già fermato ad inizio stagione per parecchie settimane a causa di una frattura dello scafoide carpale sinistro. Il venticinquenne trentino delle Fiamme Gialle, rientrato da appena un mese alle competizioni, è uscito di pista su un tratto di discesa mentre collaudava il tracciato di gara a Canmore, in Canada, sede della tappa di Coppa del mondo del fine settimane. Mocellini ha sfondato le barriere di protezione, finendo la sua corsa qualche metro a valle. Soccorso immediatamente, è stato trasportato in ospedale e gli accertamenti hanno diagnosticato la frattuta di tibia e perone della gamba destra. Ulteriori indagini strumentali verranno svolte al suo rientro in Italia."
Una brutta notizia per un atleta che è in credito con la fortuna. Dopo essere riuscito a fare il salto di qualità, grazie a quel click mentale di cui più volte ha parlato, Mocellini non è stato fortunatissimo. Prima l’infortunio muscolare a poche settimane dal Mondiale di Planica, che non gli ha permesso di presentarsi all’evento iridato sloveno nella miglior condizione. Poi l’infortunio subito in estate ed ora questo che dovrebbe tenerlo fuori nuovamente per mesi. Al momento, è difficile però conoscere i tempi necessari per il recupero, che verranno stabiliti soltanto dopo l’operazione.
Un nuovo stop, l’ennesima prova che Mocellini dovrà affrontare. Siamo convinti che, nonostante lo sconforto iniziale, ancora una volta il ragazzo della Valsugana saprà affrontarlo con la massima determinazione e quella serenità che è la sua grande alleata. Lo sci di fondo italiano lo aspetta a braccia aperte.
