Biathlon - 09 febbraio 2024, 22:10

Biathlon - Jonne Kähkönen: "La Francia ha preparato bene il Mondiale, ma concentriamoci sul nostro lavoro, è ciò che possiamo controllare"

Foto credit: Federico Angiolini

La sprint ha aperto il programma femminile del Mondiale di Nove Mesto. Quattro le italiane al via. Lisa Vittozzi che ha concluso al settimo posto, a 1'06" dalla vincitrice, pur con un doppio zero, pagando una partenza un po' lenta, per poi essere andata in crescendo. Dorothea Wierer, sempre grazie a un doppio zero, ha concluso in decima piazza a 1'19", mostrandosi in crescita. Più indietro Comola, che ha terminato 37ª con un errore in piedi, mentre Carrara ha concluso 45ª con quattro errori, vanificando in una serie in piedi con tre errori la sua bella prestazione sugli sci.

A Fondo Italia, Jonne Kähkönen ha commentato la prestazione della squadra azzurra: «Lisa (Vittozzi, ndr) e Doro (Wierer) hanno sparato molto bene, cosa che non è mai facile ai Mondiali. Entrambe hanno fatto doppio zero. Per quanto riguarda nel particolare Lisa, oggi non è stata la giornata migliore sugli sci, ma so che potrà fare meglio già domenica nell'inseguimento. Avanti».

L'allenatore finlandese ha quindi rivolto la sua attenzione alle prestazioni di Comola e Carrara: «Sammy ha disputano una gara normale oggi, l'errore in piedi è stato sfortunato, ma in generale ha mostrato un buon livello al poligono, sparando come lei sa. Gli errori commessi da Miky nella serie in piedi non sono stati grandi, ma ovviamente un errore è sempre un errore. Ora dobbiamo concentrarci nel fare un buon allenamento domani e avere l'obiettivo che sia migliore nell'inseguimento».

In conclusione abbiamo chiesto all'allenatore azzurro se non sia preoccupato da questo iniziale dominio francese. Kähkönen ha risposto così: «Non sono preoccupato, ma si può vedere che i francesi hanno preparato molto bene questo Mondiale e saranno una minaccia per le medaglie in ogni gara. Come sempre, noi dobbiamo semplicemente concentrarci sul nostro lavoro, perché è ciò che possiamo controllare».

Giorgio Capodaglio