È l'atleta azzurra più attesa al Mondiale di Nove Mesto, la prima punta. E non può essere altrimenti, dal momento che Lisa Vittozzi è stata fin qui protagonista di una stagione di alto livello, tornando anche in piena lotta per la vittoria della classifica generale. In Repubblica Ceca la sappadina arriva con l'obiettivo di cogliere risultati di alto livello e vincere medaglie, tanto da aver ammesso a Fondo italia, di avere l'obiettivo di fare meglio rispetto al precedente Mondiale, quello di Oberhof, nel quale vinse quattro medaglie, di cui una individuale.
In un'intervista al Corriere dello Sport, oltre a parlare delle prospettive in vista del Mondiale ceco, Vittozzi ha affrontato anche altri argomenti, a partire dal discutere di quel ruolo di leader che molti le stanno assegnando, visti i risultati, ma a cui lei non sembra tenere: «Non mi sento una leader - ha affermato al collega Alberto Dolfin - perché è quello che percepisco e, al tempo stesso, non intendo mettermi addosso responsabilità che non voglio avere. Mi sento sullo stesso piano dei miei compagni e questo mi fa sentire a mio agio. Qualche volta cerco di dare dei consigli a qualche compagna più giovane, come Samuela Comola o Rebecca Passler, che magari dopo una gara storta, hanno bisogno di una parola di conforto. Non è sempre semplice perché, essendoci passata anch’io, so che a volte si preferisce stare per conto proprio».
Vittozzi ha quindi parlato di Dorothea Wierer, smorzando definitivamente antiche polemiche e lanciando anche un augurio sincero alla compagna di squadra, con la quale oggi va all'assalto di una nuova medaglia: «Tutta questa stagione (Wierer) ha battagliato con la salute e non è stato semplice, mentre per il futuro non so proprio cosa farà. Spero che faccia la scelta che la renda felice. Le vecchie polemiche? Alla gente piace un po’ il gossip. Io quello che dovevo fare l’ho fatto e le cose si sono sistemate col tempo. Alla fine, in questi casi si tende a vedere le cose da fuori, ma nessuno sa veramente cosa succede dentro un ambiente. Comunque, per me è acqua passata e guardo solo al presente».
Nell'intervista, Vittozzi ha parlato poi della crisi che si è lasciata alle spalle, ritenendosi oggi «doppiamente più forte», per poi ammettere anche di aver pensato tanto alle Olimpiadi del 2026 nell'ultimo periodo: «Durante la tappa di Anterselva ammetto di averci pensato. Sicuramente sarà un’Olimpiade speciale. Dovrò lavorare sulla mentalità per essere ancora più pronta in un contesto così particolare e sarà più importante quella componente che quella fisica davanti al nostro pubblico».
Questo è solo un piccolo stralcio dell'intervista che troverete oggi sul Corriere dello Sport.